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Medterra Tintura di CBD 30 ml
CBD Totale : | 500 - 3000 mg |
Potenza: | 16 - 100 mg/ml |
Costo per mg di CBD: | 0,04$ - 0,07$ |
Tipo di estratto: | Isolato |
Contenuto di THC: | 0,0% |
La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa debilitante. Il CBD potrebbe offrire benefici per l’infiammazione, il dolore, l’affaticamento e altri sintomi comuni.
La sclerosi multipla (SM) è una malattia neurodegenerativa debilitante che colpisce due milioni e mezzo di persone in tutto il mondo.
Questa malattia è ancora poco conosciuta e, ad oggi, non esiste una cura.
Di recente sono stati condotti degli studi sugli estratti di cannabis per il loro potenziale ruolo nel trattamento della malattia e dei suoi sintomi – e i risultati sono promettenti.
Nel 2018, un farmaco derivato dalla cannabis – Sativex® – è stato approvato per il trattamento delle contrazioni muscolari, della disfunzione della vescica e del dolore neurogeno coinvolto nella sclerosi multipla.
In questo articolo, imparerai ad usare il CBD e il THC per il trattamento della sclerosi multipla e dei suoi sintomi, e anche i limiti di questo trattamento naturale.
Un preparato farmaceutico a base di CBD (cannabidiolo) e THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) – il Sativex® – è stato approvato dalla FDA nel 2018 come trattamento per la sclerosi multipla.
È stato dimostrato che il Sativex migliora gli spasmi muscolari [7, 8, 9], la disfunzione della vescica [10] e il dolore neurogeno [11] – tutti effetti collaterali comuni nella sclerosi multipla.
Il Sativex è uno spray contenente un rapporto 1: 1 tra THC e CBD e tracce di altri cannabinoidi selezionati.
La sclerosi multipla inizia con un’infiammazione lieve nel cervello. Delle cellule speciali note come cellule T passano attraverso la barriera ematoencefalica e si raggruppano attorno alle fibre nervose. Queste cellule T sono uno dei componenti principali del nostro sistema immunitario. Considerale come i soldati immunitari schierati per combattere infezione.
Nel caso della SM, queste cellule T attaccano la guaina mielinica attorno alle fibre nervose – distruggendola. Uno dei principali obiettivi è quello di impedire a queste cellule T di imperversare e attaccare il corpo, impedendo loro di superare la barriera emato-encefalica.
È stato dimostrato che il CBD rallenta il movimento delle cellule T attraverso la barriera emato-encefalica e limita la reazione infiammatoria coinvolta nella malattia [4, 5, 6].
È importante ricordare che non esiste ancora una cura per la SM – il CBD, e altri farmaci potrebbero solo rallentarne l’avanzamento e alleviare gli effetti collaterali.
La sclerosi multipla (SM) è una patologia autoimmune che colpisce la mielina attorno alle cellule nervose. Senza la mielina, i nervi non possono trasmettere messaggi al resto del corpo o al cervello.
Nella maggior parte dei casi, è difficile capire la causa della SM, ma di solito sono coinvolte delle condizioni autoimmuni sottostanti. L’autoimmunità si verifica quando il sistema immunitario inizia ad attaccare e distruggere la mielina sulle cellule nervose del cervello.
Non esiste una cura per la SM: la maggior parte delle terapie mirano a rallentare la progressione e ad attenuare i sintomi.
La SM può avere diversi livelli di gravità da una persona all’altra. I sintomi possono essere da lievi a gravi, tuttavia la durata della vita delle persone colpite è generalmente la stessa di quelle sane. Alcuni studi suggeriscono una differenza di 6 anni tra le persone con SM e quelle senza.
Ogni nostra fibra nervosa è rivestita da una sostanza grassa nota come mielina. Il suo scopo è quello di isolare la trasmissione degli impulsi mentre si muove lungo il nervo. La sclerosi multipla causa la degradazione di questa mielina e un accumulo di tessuto cicatriziale al suo posto (sclerosi).
Quando la guaina mielinica viene distrutta, gli impulsi non possono muoversi attraverso il nervo in modo efficace e si perdono prima di raggiungere il cervello o altrove nel corpo. Ciò significa che il messaggio non raggiungerà la sua destinazione. I pensieri si rallentano, diventa difficile concentrarsi e i movimenti del corpo diventano goffi visto che solo alcuni di questi messaggi arrivano a destinazione.
La mielina impedisce anche agli impulsi nervosi di influenzare altri nervi vicini, quindi senza di essa i nostri nervi iniziano ad andare in “cortocircuito”, mandando involontariamente segnali elettrici ad altri nervi. Questo spiega molti degli spasmi muscolari coinvolti con la SM.
Alla fine, senza mielina, i nervi colpiti non possono più inviare messaggi. Quando accade, si verificano una serie di effetti collaterali a seconda di dove si verifica la demielinizzazione. Le persone con SM spesso soffrono di capogiri e di incontinenza, cambiano modo di camminare o di muoversi, perdono l’udito, perdono la vista, soffrono di mal di testa e si affaticano.
Qui si hanno le prime manifestazioni dei sintomi della SM. Di solito, il primo segno della malattia è dato da sintomi che appaiono all’improvviso e durano più di 24 ore. Se accade una sola volta, si chiama clinicamente isolato. Quando questi sintomi ritornano, possiamo iniziare a classificarli come una forma specifica di sclerosi multipla elencata di seguito.
Questa forma di SM è caratterizzata da raffiche di sintomi intensi, seguiti da periodi di remissione. La condizione peggiora gradualmente nel tempo, spesso nel corso di molti anni.
Circa l’85% delle persone con SM ha questa forma di malattia.
Questa forma di SM comporta una progressione costante dei sintomi senza remissioni. Colpisce in media circa il 15% di malati di SM.
La SM primariamente progressiva si caratterizza per un attacco costante alla mielina e produce un prevedibile peggioramento dei sintomi nel tempo.
Possono verificarsi momenti di stabilità ogni tanto quando i sintomi sembrano rimanere gli stessi per lunghi periodi di tempo. Non è chiaro il motivo per cui alcuni casi si stabilizzano per un po’ prima di peggiorare. Se riesci a trattare bene la CBD, riuscirai ad avere periodi più lunghi di stabilità, ma non è sempre possibile.
Si tratta di un ibrido tra recidivante remittente e SM primariamente progressiva. I sintomi iniziano generalmente con episodi iniziali di recidiva o remissione prima che si stabilizzino.
Negli Stati Uniti viene diagnosticata la SM a circa 1 persona su 700. Queste cifre sono simili in altre regioni sviluppate del mondo. Studi correlati sulla patologia hanno dimostrato che sebbene ci siano componenti genetiche della malattia, ci sono cause anche più profonde. Nei gemelli omozigoti, se un fratello ha la SM, l’altro gemello ha solo il 30% di probabilità di sviluppare la condizione – è un tasso più basso rispetto ad altre malattie genetiche.
È difficile determinare le singole cause della sclerosi multipla, ed è più che probabile che sia causata da una combinazione di molti elementi diversi.
I ricercatori hanno scoperto che ci sono componenti che influenzano l’insorgere della malattia. Li chiamiamo fattori di rischio. Più fattori di rischio sono presenti, maggiori sono le possibilità di sviluppare la SM.
Gli effetti collaterali più debilitanti della SM sono affaticamento, spasmi/debolezza muscolare e dolore ai nervi. Pertanto, l’obiettivo del trattamento, oltre a rallentare la progressione della malattia, è quello di affrontare questi sintomi, se necessario.
Analgesici oppiacei e corticosteroidi sono spesso usati nei casi di dolore grave, altrimenti si preferiscono altri analgesici come il paracetamolo perché ha meno effetti collaterali e ci sono minori probabilità di creare dipendenza.
Altri trattamenti popolari per il dolore associati alla sclerosi multipla sono gli estratti di cannabis – inclusi estratti di CBD e THC.
Spesso i malati di SM soffrono di sbalzi d’umore, quindi vengono spesso prescritti antidepressivi e stabilizzatori dell’umore.
La sclerosi multipla, come molte altre malattie, è caratterizzata da un’infiammazione nel cervello e nella colonna vertebrale. L’infiammazione stessa è estremamente complessa, e spesso coinvolge tanti messaggeri infiammatori che interagiscono in modo diverso l’uno con l’altro.
I ricercatori hanno scoperto i principali messaggeri infiammatori coinvolti nella SM. In questo modo è possibile trovare nuove terapie.
Nel caso della SM, i principali marker infiammatori coinvolti sono il TNFa, IL-1β, IL-2, IL-6, IL-12 e IFN-γ. È stato dimostrato che il CBD potrebbe ridurre l’attività di tutti questi marker infiammatori e attiva altri processi infiammatori nelle cellule della microglia che si accumulano nel cervello [4, 5, 6].
Nel complesso, col CBD si potrebbe assistere a una riduzione della neuroinfiammazione che porta alla distruzione della mielina – la causa principale della progressione della malattia.
Una meta-analisi del 2012 ha passato in rassegna una serie di studi clinici dal 1980 al 2012 per esaminare gli effetti del CBD e del THC sulla spasticità muscolare, associata alla sclerosi multipla [13]. Hanno scoperto che gli estratti del CBD e del THC erano ben tollerati e potevano offrire sollievo dai sintomi anche nei pazienti che non traevano beneficio dai farmaci anticonvulsivanti convenzionali.
Il Sativex® è stato utilizzato in una serie di studi clinici per determinarne l’efficacia sui vari effetti collaterali della sclerosi multipla, tra cui il dolore neurogeno [12]. Questo studio ha rilevato che, in coloro che assumevano Sativex®, si assisteva a una significativa riduzione del dolore nell’ultima settimana di trattamento.
Altri studi hanno dimostrato i potenziali benefici del CBD per vari tipi di dolore tra cui il dolore neurogeno [14], il dolore da cancro [15] e il dolore artrosico [16].
Il CBD potrebbe essere un valido aiuto per alleviare i sintomi della SM e potrebbe anche rallentare la progressione della malattia.
Molte ricerche sul CBD per la SM hanno utilizzato una combinazione di CBD e THC in un rapporto 1:1. Sembra che questi due cannabinoidi lavorino in sinergia per alleviare i sintomi.
Pertanto il CBD, come suggeriscono le ricerche, va combinato con il THC.
Nella maggior parte dei paesi, i prodotti contenenti THC non sono legali. Tuttavia, la SM è una delle poche patologie per cui, di solito, viene prescritta la cannabis, ma dipende dal Paese.
Anche se non riesci a trovare prodotti contenenti sia THC che CBD, o semplicemente non vuoi gli effetti psicoattivi del THC, puoi comunque utilizzare la maggior parte dei prodotti al CBD. Questo composto ti darà sollievo da diversi sintomi della SM.
Come detto, i prodotti contenenti un rapporto CBD:THC sono più efficaci. Questi prodotti non sono disponibili ovunque, visto che sono illegali in tanti paesi.
In alternativa puoi prendere un prodotto realizzato con un estratto a spettro completo – che include l’intera gamma di cannabinoidi, terpeni e altri prodotti fitochimici provenienti dalla pianta di cannabis.
Sul mercato ci sono molti oli di canapa a spettro completo di alta qualità. Distinguere i prodotti buoni da quelli di bassa qualità è semplice. Puoi anche controllare le recensioni di utenti esperti di CBD. È importante farlo perché l’industria del CBD è poco regolamentata e puoi trovare sul mercato molti oli contaminati e di bassa qualità.
Con una patologia come la SM, qualsiasi contaminante può peggiorare la situazione, quindi è fondamentale che utilizzi un prodotto fatto con canapa organica e abbia test di laboratori esterni che confermino l’assenza di contaminanti, come metalli pesanti o pesticidi.
Ci sono diversi formati di CBD. Anche se tutti portano vantaggi, ci sono aspetti positivi e negativi per ciascuno.
Il passo successivo è quello di stabilire un dosaggio approssimativo.
Può variare molto da una persona all’altra ma può essere calcolato usando il tuo peso e l’intensità desiderata (bassa, media o alta).
Intensità raccomandata per la sclerosi multipla: alta intensità.
Ecco una tabella di dosaggio utile per calcolare la dose nel modo più semplice possibile.
Peso (kg) | Bassa intensità | Media intensità | Alta intensità |
---|---|---|---|
45 kg |
10 mg |
30 mg |
60 mg |
57 kg |
13 mg |
38 mg |
75 mg |
68 kg |
15 mg |
45 mg |
90 mg |
79 kg |
17 mg |
52 mg |
105 mg |
90 kg |
20 mg |
60 mg |
120 mg |
102 kg |
22 mg |
67 mg |
135 mg |
113 kg |
25 mg |
75 mg |
150 mg |
La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa a lenta progressione che interessa la guaina mielinica delle fibre nervose. Quando la mielina si degrada, i nervi perdono la capacità di trasmettere segnali elettrici ad altre aree del cervello e del corpo.
Il CBD e il THC sono stati ampiamente testati per la loro potenziale capacità nell’alleviare i sintomi di questa patologia. Sembra che i prodotti con una combinazione dei due diano i massimi benefici, ma anche quelli con un alto contenuto di CBD sono ottimi.
Raccomandiamo l’uso di un olio a spettro completo e consigliamo dosaggi elevati per questa malattia. È inoltre di fondamentale importanza che il medico controlli l’uso del CBD per evitare interazioni negative con altri farmaci e garantire il miglior risultato possibile.