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CBD e malattie cardiache: ricerca e conoscenze attuali

Le malattie cardiache sono la principale causa di morte in tutto il mondo. È stato dimostrato che i prodotti a base di CBD potrebbero rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità della vita.

Scritto da
Justin Cooke ,

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le malattie cardiache sono la principale causa di morte in tutto il mondo. Quasi 18 milioni di persone muoiono ogni anno a causa di queste patologie.

Secondo uno studio del 2008, circa il 90% delle morti per problemi cardiaci è prevenibile [5].

Mangiando sano, gestendo lo stress, facendo esercizio fisico e smettendo di fumare, si possono prevenire le malattie cardiache.

È stato dimostrato che gli integratori a base di CBD potrebbero proteggerci contro le malattie cardiache.

Molte persone stanno iniziando a combinare l’uso quotidiano di CBD con uno stile di vita salutare per ridurre al minimo le probabilità di sviluppare malattie cardiache a lungo termine. Viene anche usato per rallentare la progressione di cardiopatie esistenti.

Qui spiegheremo cosa sono le malattie cardiache, come può essere usato il CBD, e cos’altro puoi fare per ridurre le possibilità di incorrere nella principale causa di morte in tutto il mondo.

Iniziamo.

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In sintesi: uso del CBD per le malattie cardiache

Esistono diversi tipi di malattie cardiache: alcune sono gravi e pericolose per la vita, altre no.

Il CBD potrebbe essere un integratore utile ad alleviare gli effetti collaterali più comuni delle malattie cardiovascolari e in alcuni casi può persino trattare la causa alla base della patologia.

Il CBD è particolarmente utile per le persone che soffrono di fibrillazione atriale (o altre aritmie) associate ad ansia e a cause infiammatorie, inclusa l’aterosclerosi.

La maggior parte dei pazienti con malattie cardiache usa il CBD per alleviare gli effetti collaterali come ansia, insonnia e depressione.

Potenziali benefici del CBD per le malattie cardiovascolari:

  1. Stabilizza i livelli di zucchero nel sangue [1]
  2. Aiuta a perdere peso [1]
  3. Ferma l’infiammazione [3]
  4. Abbassa la pressione sanguigna [2]
  5. Protegge le arterie dallo stress ossidativo [4]
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Consigli per ottenere i migliori risultati dal CBD:

  1. Utilizza un estratto a spettro completo
  2. Usa il CBD a lungo, per avere i migliori risultati
  3. Cambia la dieta e lo stile di vita
  4. Parla dell’uso del CBD con il tuo medico, per evitare interazioni tra i farmaci
  5. Assumi il CBD solo per via orale
  6. Evita assolutamente di fumare

Introduzione alle malattie cardiache

L’espressione “malattia cardiaca” viene spesso usata come sinonimo di malattia cardiovascolare – un termine generico per tutte le patologie che colpiscono il cuore e i vasi sanguigni del corpo. Altri preferiscono usare il termine per descrivere le malattie che riguardano solo il cuore.

In questo articolo, ci riferiamo proprio a questa accezione – ossia ai problemi del muscolo cardiaco e non di tutto il sistema cardiovascolare.

Il lavoro del cuore è quello di pompare ritmicamente il sangue in tutto il corpo. Il flusso del sangue fornisce i nutrienti necessari alle cellule ed elimina allo stesso tempo i sottoprodotti tossici.

Se il cuore ha problemi, può essere compromessa la funzione di qualsiasi altro organo nel corpo. Se il cuore si ferma, anche solo per pochi minuti, possiamo subire danni permanenti e debilitanti ai tessuti.

Malattie cardiache comuni

1. Angina (malattia dell’arteria coronaria)

L’angina è un sintomo della malattia coronarica (CAD). Questa patologia comporta un blocco in una o più arterie che alimentano il cuore. Quando l’arteria si blocca o il cuore richiede più sangue di quello che riesce ad attraversare l’area occlusa, proviamo sintomi simili a un infarto.

Provoca dolore e senso di oppressione al torace – di solito dura pochi minuti prima di risolversi da sola.

Questa patologia è sintomo di gravi malattie cardiache e aumenta notevolmente il rischio di avere un ictus o un infarto.

2. Fibrillazione atriale

La fibrillazione atriale provoca un battito cardiaco irregolare – spesso definito comunemente come palpitazioni cardiache. Puoi sentire il cuore che manca un battito o che batte più velocemente del dovuto.

Le fibrillazioni atriali sono dovute a disturbi nell’attività elettrica del cuore.

Anche se la fibrillazione atriale non è pericolosa per la vita, può aumentare il rischio di ictus o infarto in età avanzata. Secondo la Fondazione Heart and Stroke, circa il 33% degli ictus oltre i 60 anni sono il risultato di una fibrillazione atriale.

Questa patologia può essere causata da menopausa, vecchiaia, ansia o difetti congeniti.

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3. Cardiomiopatia

La cardiomiopatia è una patologia che influisce sulla funzione del muscolo cardiaco, compromette la sua capacità di contrarre e pompare il sangue nel sistema. Esistono diversi tipi di cardiomiopatie a seconda della causa, ma tutte riducono la capacità del cuore di ossigenare il corpo.

4. Malattia cardiaca congenita

La parola congenita si riferisce a condizioni che sono presenti dalla nascita. Questa condizione è causata da problemi durante lo sviluppo fetale.

Può provocare diversi livelli di disfunzione durante la vita a seconda della gravità del difetto.

5. Insufficienza cardiaca congestizia

L’insufficienza cardiaca si sviluppa dopo un grave problema al cuore  – di solito dopo un infarto. È una condizione che implica l’incapacità di pompare, in modo efficace, il sangue nel corpo. Gli effetti collaterali variano a seconda del lato del cuore interessato.

Se viene danneggiato il lato destro del cuore, il sangue inizierà a raggrupparsi nei polmoni, causando edema polmonare, tosse e respiro corto.

Se viene danneggiato il lato sinistro del cuore, il sangue si accumula nel resto del corpo, principalmente nelle braccia e nelle gambe.

6. Infarto (infarto miocardico)

Un infarto si verifica quando viene bloccato il flusso sanguigno che alimenta il cuore. Il muscolo cardiaco è estremamente potente e richiede molta energia per funzionare. Richiede costantemente ossigeno e sostanze nutritive per battere correttamente. Se viene interrotto il flusso di ossigeno e sostanze nutritive, anche solo per pochi minuti, possono morire le cellule cardiache specializzate.

Se il flusso sanguigno non viene ripristinato subito, l’infarto può essere fatale.

Anche se il flusso sanguigno si ripristina, qualora ci siano stati troppi danni, le persone colpite possono soffrire di problemi permanenti, che compromettono la loro qualità della vita.

Gli infarti spesso portano a insufficienza cardiaca congestizia.

Le cause delle malattie cardiache

  • Abuso di alcol
  • Aterosclerosi
  • Malattie autoimmuni
  • Infezioni batteriche
  • Diabete
  • Pressione sanguigna alta
  • Dieta ad alto contenuto di sodio
  • Dieta ad alto contenuto di carboidrati raffinati
  • Dieta ad alto contenuto di grassi trans
  • Sindrome metabolica
  • Uso di sostanze stupefacenti
  • Stile di vita sedentario
  • Effetti collaterali di alcuni farmaci
  • Fumo
  • Stress
  • Infezioni virali
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Opzioni terapeutiche per le malattie cardiache

  • Modifiche nella dieta
  • Modifiche nello stile di vita
  • Farmaci
  • Riduzione dello stress

Guida all’uso del CBD per le malattie cardiache

Il CBD potrebbe rivelarsi un integratore utile per affrontare alcune delle cause alla base delle malattie cardiache, oltre agli effetti collaterali comuni come l’insonnia, la depressione e l’ansia.

Il CBD è utile per le malattie cardiache perché:

  1. Stabilizza i livelli di zucchero nel sangue [1]
  2. Aiuta a perdere peso [1]
  3. Ferma l’infiammazione [3]
  4. Abbassa la pressione sanguigna [2]
  5. Protegge le arterie dallo stress ossidativo [4]

Una malattia cardiaca è una patologia grave, che richiede la supervisione di un medico esperto. Prima di assumere un qualsiasi integratore (anche il CBD), parla col medico.

Fortunatamente, il CBD interagisce raramente con i farmaci, compresi quelli cardiaci sensibili come i glicosidi cardiaci e i fluidificanti del sangue. Esperimenti su animali e su umani hanno dimostrato che il CBD è sicuro.

Per ottenere il massimo dal tuo integratore al CBD, cerca aziende che utilizzano canapa biologica certificata per produrre i loro oli ed evita le aziende che non mostrano sui loro siti i risultati di laboratori esterni. Eventuali contaminanti, presenti in oli di bassa qualità, potrebbero peggiorare le cause alla base delle malattie cardiache. Quindi è importante assicurarsi di utilizzare solo prodotti di alta qualità.

Il consiglio è di usare un olio a spettro completo e non un isolato al CBD, perché ci sono altri cannabinoidi nella pianta di cannabis, che attenuano l’infiammazione e l’ansia, e regolano la glicemia – tutti fattori importanti in caso di malattie cardiache.

Quale forma di CBD dovrei usare?

All’inizio, la scelta del tipo di CBD da usare, tra tutte le opzioni disponibili, può intimorire – ci sono capsule, oli, tinture, supposte, commestibili, caramelle gommose, oli per vaporizzatori, caffè e numerose altre forme a seconda dell’azienda.

La verità è che la maggior parte di queste forme funzionerà alla perfezione. Con tutti i i prodotti, tranne che per quello ad uso topico, il CBD sarà assorbito dal sangue.

Detto questo, in caso di malattie cardiache, gli oli al CBD e le capsule potrebbero dare vantaggi diversi rispetto alle altre opzioni.

Il vantaggio degli oli e delle tinture al CBD è che possono essere dosati individualmente in modo più semplice rispetto a molte altre forme. Una volta determinata la quantità di CBD contenuta in ciascun millilitro o in una goccia di liquido, è facile modificare la dose in base alle necessità individuali.

Le capsule di CBD potrebbero essere un’opzione eccellente e sono considerate da molti la forma di CBD più facile da dosare.

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Qual è la dose di CBD raccomandata?

La dose di CBD può variare molto da una persona all’altra. Questo perché il composto ha effetti sempre diversi, a seconda della salute del fegato, del tratto digestivo e della variabilità genetica nella funzione degli endocannabinoidi in tutto il corpo.

Per questo motivo, molte persone hanno bisogno di fare qualche tentativo, soprattutto se è la prima volta che si usa il CBD.

Il modo migliore per farlo è iniziare dalla dose più bassa della tabella riportata di seguito, in base al peso, e aumentarla gradualmente ogni giorno aggiungendo 2 o 3 mg di CBD. Quando si allevano i sintomi, avrai trovato la dose adatta a te.

N.B.: Alcune persone possono arrivare a una dose molto più alta di quella indicata nella tabella. In genere, la dose massima di CBD dovrebbe essere di circa 100 mg, ma può variare molto da persona a persona e il CBD è considerato sicuro anche a grandi dosi.

Linee guida generali sul dosaggio per le patologie cardiovascolari

CBD Bassa IntensitàCBD Media IntensitàCBD Alta Intensità
  • Ansia lieve

  • Colesterolo alto

  • Ansia

  • Malattia coronarica

  • Infiammazioni

  • Colesterolo alto
  • Aterosclerosi  

  • Pressione sanguigna alta

  • Ansia

  • Malattia coronarica

  • Infiammazioni
  • Dosi giornaliere di CBD in base al peso e all’intensità (in mg)

    Peso (kg) Bassa intensità Media intensità Alta intensità

    45 kg

    10 mg

    30 mg

    60 mg

    57 kg

    13 mg

    38 mg

    75 mg

    68 kg

    15 mg

    45 mg

    90 mg

    79 kg

    17 mg

    52 mg

    105 mg

    90 kg

    20 mg

    60 mg

    120 mg

    102 kg

    22 mg

    67 mg

    135 mg

    113 kg

    25 mg

    75 mg

    150 mg

    Verdetto finale: CBD per le malattie cardiache

    Il CBD attenua molte delle cause delle malattie cardiache, tra cui il diabete, ansia, stress elevato, infiammazione, aterosclerosi, e sindrome metabolica.

    Le malattie cardiache spesso non hanno cura – di solito il CBD è usato solo per ridurre il rischio di sviluppare la patologia, per gestire gli effetti collaterali e per rallentare la progressione di alcuni tipi di malattie cardiache.

    Ogni volta che si assume il CBD, per le patologie cardiache, è importante consultare prima il proprio medico per assicurarsi che i farmaci prescritti non interagiscano negativamente con il CBD o altri cannabinoidi. Le interazioni farmacologiche sono più comuni con prodotti contenenti il THC, come cannabinoide primario.

    Vi raccomandiamo di dare un’occhiata alle nostre recensioni, prima di soffermarvi su un prodotto specifico, per assicurarvi che i prodotti siano privi di contaminanti e che contengano il cannabinoide pubblicizzato sulla confezione.


    Riferimenti

    1. Matias, I., & Di Marzo, V. (2007). Endocannabinoids and the control of energy balance. Trends in Endocrinology & Metabolism, 18(1), 27-37.
    2. Stanley, C. P., Hind, W. H., & O’sullivan, S. E. (2013). Is the cardiovascular system a therapeutic target for cannabidiol?. British journal of clinical pharmacology, 75(2), 313-322.
    3. Klein, T. W., Newton, C., Larsen, K., Lu, L., Perkins, I., Nong, L., & Friedman, H. (2003). The cannabinoid system and immune modulation. Journal of leukocyte biology, 74(4), 486-496.
    4. Booz, G. W. (2011). Cannabidiol as an emergent therapeutic strategy for lessening the impact of inflammation on oxidative stress. Free Radical Biology and Medicine, 51(5), 1054-1061.
    5. McGill Jr, H. C., McMahan, C. A., & Gidding, S. S. (2008). Preventing heart disease in the 21st century: implications of the Pathobiological Determinants of Atherosclerosis in Youth (PDAY) study. Circulation, 117(9), 1216-1227.

    Patologie che rispondono al Cannabidiolo