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Basato su prove

CBD e nausea: ricerca e conoscenze attuali

La cannabis è uno dei migliori integratori anti-nausea a disposizione. Qui spiegheremo come funziona e come è a confronto dei farmaci convenzionali.

Scritto da
Justin Cooke ,

La nausea è un sintomo diffuso, che colpisce milioni di persone ogni giorno.

L’abbiamo provata tutti a un certo punto quella sensazione di disagio, di salivazione eccessiva e l’urgenza di vomitare.

La nausea può essere frustrante, soprattutto se non riesci a capirne la causa o come trovare sollievo.

I farmaci anti-nausea non sono efficaci per tutti e alcuni portano effetti collaterali come la sedazione o la diarrea.

La cannabis è una pianta con molti usi. Talvolta però le sue potenzialità vengono gonfiate eccessivamente dalle pubblicità e dai media. Tuttavia, non andrebbe sottovalutata la sua capacità di prevenire o fermare la sensazione di nausea.

Infatti, la cannabis è una delle erbe anti-nausea più affidabili disponibili, anche rispetto allo zenzero, ben noto per i suoi potenti benefici.

Ecco come vengono usati gli estratti di CBD e di cannabis per alleviare la nausea e il vomito.

In sintesi: uso del CBD per la nausea

Tutti i mammiferi hanno un sistema endocannabinoide, una serie di recettori e composti simili agli ormoni che controllano l’omeostasi (equilibrio) in tutto il corpo.

Il sistema endocannabinoide ha anche il compito di regolare una regione del midollo allungato, che controlla i riflessi che causano nausea e vomito.

La ricerca su un nuovo farmaco, che blocca il sistema endocannabinoide, ha mostrato che le persone a cui era stato somministrato il farmaco, spesso hanno sofferto di nausea [2]. Questo dimostra che il sistema endocannabinoide svolge un ruolo importante nella regolazione della nausea.

Quindi la sensazione di nausea viene anche causata dal blocco del sistema endocannabinoide, mentre, in caso contrario, viene eliminata.

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A sostegno di questa teoria, altre ricerche su una versione sintetica del THC, hanno dimostrato che allevia la nausea e il vomito [1].

Suggerimenti sull’utilizzo del CBD per la nausea

  • Il THC offre i maggiori benefici sulla nausea. Un estratto a spettro completo, che contiene anche il THC, allevia maggiormente la sensazione di nausea.
  • Cerca sempre prodotti al CBD di alta qualità. Nei processi di produzione di scarsa qualità spesso vengono utilizzati oli rancidi e additivi nocivi che possono peggiorare la nausea.
  • Per ottenere i maggiori benefici, usa gli estratti di cannabis appena hai la sensazione di nausea.
  • Per contrastarla al meglio, prendi gli estratti di CBD o di canapa insieme a un tè o un integratore a base di zenzero.

Introduzione alla nausea

La nausea è una sensazione spiacevole allo stomaco, seguita da conati di vomito. Puoi avere un senso di nausea per diversi motivi: a seconda della causa, i trattamenti possono essere diversi.

La sensazione di nausea ha origine nel tronco cerebrale, in una regione speciale chiamata midollo allungato. Questa regione del cervello regola molte delle nostre funzioni (involontarie) autonome, come la respirazione, gli starnuti e il vomito.

Queste funzioni sono regolate dalle regioni più alte del cervello che inviano segnali al midollo allungato, che dovrà agire di conseguenza.

Nel caso della nausea, il cervello ci “ordina” di vomitare nel tentativo di liberare il tratto digestivo dai composti tossici (droghe o alcol), agenti infettivi (batteri o infezioni virali), o per errore, in seguito ad attività neurologiche anormale, dovute all’emicrania o a tumori cerebrali.

Cosa causa la nausea?

Ci sono più di cento cause diverse, che possono provocare la nausea. La più comune è sicuramente l’intossicazione alimentare e altre infezioni del sistema digestivo, che rappresentano fino al 37% dei casi di nausea. Circa il 3% dei casi è il risultato degli effetti collaterali dei farmaci e della gravidanza, mentre fino al 10% dei casi non ha una causa identificabile [3].

La nausea è anche più comune nei giovani. I bambini sono il gruppo più numeroso di persone che manifestano episodi di nausea, mentre le persone di età superiore ai 65 anni sembrano essere meno colpite [4].

Alcune delle più comuni cause di nausea:

  • Anoressia nervosa
  • Ansia
  • Tumori cerebrali
  • Chemioterapia o radioterapia
  • Dolore acuto
  • Infezioni nel tubo digerente
  • Ingestione di composti tossici (come la droga o alcol)
  • Meningite
  • Emicrania
  • Mal d’auto
  • Post operatorio
  • Gravidanza (nausea mattutina)
  • Sindrome premestruale
  • Ictus
  • Trauma cranico
  • Vertigini

Opzioni terapeutiche per la nausea

Dei farmaci, alcune modifiche nello stile di vita e nell’alimentazione o anche alcune erbe, possono alleviare la nausea. Non tutte funzionano, e alcune sono più specifiche per alcune cause.

I trattamenti per la nausea includono:

  • Farmaci (come Zofran)
  • Radice di zenzero (Zingiber officinalis)
  • Cannabis (Cannabis)
  • Menta (Menta piperita)
  • Camomilla (Matricaria Chamomilla)
  • Farmaci antibiotici
  • Farmaci antidolorifici oppioidi

Utilizzo della cannabis per la nausea

La cannabis potrebbe rivelarsi una terapia affidabile per nausea e vomito. Funziona in diversi modi che agiscono direttamente sulla parte del cervello che regola la nausea, ma anche attraverso meccanismi indiretti che aiutano a gestire molte delle cause alla base.

La cannabis potrebbe essere efficace contro la nausea, grazie al THC – il principale composto psicoattivo nella pianta di cannabis. Il THC agisce attivando i recettori CB1 presenti nel midollo allungato, che è l’area responsabile della sensazione di nausea [1]. Attivando questi recettori, possiamo inibire la nausea.

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È stato anche dimostrato che il CBD potrebbe ridurre la sensazione di nausea, ma non è considerato efficace tanto quanto il THC. I maggiori benefici del CBD risiedono nella sua capacità di aumentare i livelli di anandamide, che attiva indirettamente i recettori CB1 nel midollo. L’anandamide e il THC sono strutturalmente molto simili e attivano gli stessi recettori nel corpo.

L’uso di oli di CBD contenenti THC

Il THC è ancora illegale in molti paesi del mondo, tuttavia i tempi stanno cambiando.

Fino a quando le leggi non diventeranno più tolleranti sull’uso del THC, difficilmente troverai prodotti con concentrazioni di THC oltre la soglia dello 0,3%.

Il THC non deve avere effetti psicoattivi per essere efficace contro la nausea. Il THCA (acido di THC), ossia la versione grezza (non riscaldata) del composto, non è psicoattivo ed è stato dimostrato che è efficace contro la nausea, tanto quanto il THC attivo.

Dato che le leggi sul THC stanno cambiando, potrai trovare nuove aziende che vendono prodotti a base di cannabis, contenenti THC non psicoattivo e THCA, per curare la nausea e il vomito.

Fino ad allora, dovremo usare gli estratti di canapa, con un’alta concentrazione di CBD. Per ottenere il massimo beneficio da questi prodotti, consigliamo di provare un estratto a spettro completo che contenga l’intera gamma di cannabinoidi tra cui CBG, CBC, CBN e, ovviamente, il THC (deve essere inferiore allo 0,3% per essere legale in molti paesi del mondo).

Per combattere al meglio la nausea, consigliamo di mescolare gli estratti di CBD o di canapa con un potente tè allo zenzero. Lo zenzero è una delle migliori erbe antinausea disponibili e utilizza meccanismi diversi rispetto alla cannabis. Quando combinati, gli effetti delle due erbe si mescolano, lavorando in sinergia.

I risultati sono davvero impressionanti.

Miscelare la cannabis con altre erbe anti-nausea

Per ottimizzare gli effetti, consigliamo di miscelare l’olio al CBD con altre erbe, che placano la nausea.

Visto che le diverse erbe di solito placano la nausea attraverso meccanismi separati, può essere una buona idea mescolarli. In questo modo gli effetti si combinano, diventando ancora più efficaci. Questa è una tecnica comune utilizzata dagli erboristi professionisti per placare la nausea, che può essere particolarmente difficile da trattare con le preparazioni a base di erbe.

Se mescoli il CBD con una delle erbe della lista sottostante, potrai placare la nausea più rapidamente e avrai subito sollievo.

Altre erbe che placano la nausea:

  • Zenzero (Zingiber officinalis)
  • Melissa (Melissa officinalis)
  • Camomilla (Matricaria recutita)
  • Menta piperita (Mentha piperita)

Puoi prendere queste erbe sotto forma di tinture, capsule o tè. Segui sempre le indicazioni sulla confezione, quando usi integratori a base di erbe, perché la dose varia in base a come viene prodotta.

Qual è la dose raccomandata di CBD?

Può essere molto difficile capire la dose efficace di olio al CBD per la nausea – perché gli effetti del CBD possono variare molto da una persona all’altra.

Ci sono alcune linee guida che puoi prendere in considerazione, per calcolare la dose di cui potresti aver bisogno.

Di seguito, troverai dei dosaggi approssimativi per gli oli al CBD, basati sul peso e sull’intensità.

Quando si tratta di nausea, alcune persone trovano sollievo in dosi a bassa intensità, altre invece hanno bisogno di dosi ad alta intensità. L’unico modo per scoprire quella adatta a te, è fare dei tentativi. Inizia con una dose bassa e aumentala gradualmente, finché non si placheranno i sintomi.

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Calcolo dell’intensità della dose di CBD in base al peso

 Unità di misuraBassa IntensitàMedia intensitàAlta intensità
Imperiale (libbre)1 mg ogni 10 libbre3 mg ogni 10 libbre6 mg ogni 10 lbs
Metrico (chilogrammi)1 mg ogni 4,5 kg3 mg ogni 4,5 kg6 mg ogni 4,5 kg

Ora ecco una rapida tabella di dosaggio, con i calcoli già fatti per te.

Dosi giornaliere di CBD per peso e intensità (in mg)

Peso (kg) Bassa intensità Media intensità Alta intensità

45 kg

10 mg

30 mg

60 mg

57 kg

13 mg

38 mg

75 mg

68 kg

15 mg

45 mg

90 mg

79 kg

17 mg

52 mg

105 mg

90 kg

20 mg

60 mg

120 mg

102 kg

22 mg

67 mg

135 mg

113 kg

25 mg

75 mg

150 mg

Visto che l’efficaci delle dosi di CBD per la nausea può variare di molto, ti consigliamo di utilizzare un olio a media o alta intensità, se è la prima volta che usi il CBD. Se hai bisogno di dosi più alte, usando un olio a bassa intensità dovrai consumarne molto, per ottenere dei benefici.

Potenziali effetti collaterali del CBD

Sebbene sia stato dimostrato che il CBD è sicuro il più delle volte, è importante conoscerne i potenziali effetti collaterali. Ognuno è diverso e ciò che funziona per una persona non sempre funziona allo stesso modo per un’altra persona.

Ecco alcuni dei più comuni effetti collaterali del CBD:

  • Inappetenza
  • Diarrea
  • Sonnolenza
  • Secchezza della bocca
  • Capogiri
  • Frequenza cardiaca bassa
  • Effetti sedativi

Verdetto finale: CBD per la nausea

La pianta di cannabis potrebbe essere un’eccellente erba antinausea, paragonabile ad altre erbe come lo zenzero e la camomilla. È stato anche dimostrato che potrebbe offrire benefici simili ai farmaci antinausea, con minori effetti collaterali.

Sebbene il THC offra maggiori benefici contro la nausea, il CBD potrebbe essere comunque ottimo per alleviarla, grazie alla sua capacità di migliorare i livelli di anandamide nel cervello. Con l’aumento dei livelli di anandamide, vengono attivati i recettori dell’endocannabinoide CB1 nel midollo allungato del cervello, dove vengono controllati i riflessi di nausea e vomito.

Non è semplice trovare la giusta dose, perché ognuno risponde in modo diverso. Raccomandiamo di usare un olio di CBD di alta qualità, con intensità medio-alta e di regolare il dosaggio in base alla risposta del tuo corpo. Dovrai quindi iniziare con una dose bassa e aumentarla nel tempo, finché non si alleviano i sintomi.


Riferimenti

  1. Hill, A. J., Williams, C. M., Whalley, B. J., & Stephens, G. J. (2012). Phytocannabinoids as novel therapeutic agents in CNS disorders. Pharmacology & therapeutics, 133(1), 79-97.
  2. Després, J. P., Golay, A., & Sjöström, L. (2005). Effects of rimonabant on metabolic risk factors in overweight patients with dyslipidemia. New England Journal of Medicine, 353(20), 2121-2134.
  3. Hebbard, G., & Metz, A. (2007). Nausea and vomiting in adults: A diagnostic approach. Australian family physician, 36(9), 688.
  4. Britt, H., & Fahridin, S. (2007). Presentations of nausea and vomiting. Australian family physician, 36(9), 682-683.

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