CBD Totale: | 1500 mg |
Potenza: | 25 mg per capsula |
Costo per mg di CBD: | 0,04$ |
Tipo di estratto : | Ampio Spettro |
Il dolore è una seria minaccia per qualità generale della vita. Ecco come può essere utilizzato il CBD per alleviare il dolore e gestire i comuni effetti collaterali del dolore cronico.
Il dolore cronico è un problema debilitante per milioni di persone in tutto il mondo. Anche con significativi progressi con i farmaci antidolorifici, può essere difficile alleviare il dolore in modo efficace senza l’uso di medicinali che causano dipendenza.
Negli ultimi due anni, il CBD e altri estratti di cannabis hanno mostrato risultati impressionanti sul dolore, senza effetti collaterali.
Ecco una guida approfondita su come utilizzare il CBD per trattare il dolore cronico e acuto. Vedremo come funziona, quanto usarne e perché così tante persone hanno iniziato a utilizzare questa pianta, un tempo controversa, per migliorare la qualità della vita.
Il corpo umano è predisposto per rispondere al pericolo attraverso molti meccanismi intelligenti. Il dolore è la risposta vitale del corpo – che avverte il cervello nel caso subisca danni – invitandolo ad evitarne la causa per non subire ulteriori danni.
Sfortunatamente, quando si verifica un danno, il dolore può persistere per settimane o addirittura mesi. A questo punto, il dolore non è più utile e può invece causare un serio peggioramento della qualità della vita delle persone colpite.
Nella maggior parte dei casi di dolore cronico, la dose deve essere abbastanza alta per essere efficace – questo motivo un olio ad alta potenza di CBD è più adeguato per lo scopo. In seguito, troverai una tabella di dosaggio.
Una dose più bassa può essere sufficiente per la gestione dei dolori meno intesi, come l’artrite lieve o le lesioni traumatiche meno gravi.
Che cos’è il dolore? Da dove proviene?
Il corpo umano è pieno di sensori che hanno il compito specifico di rilevare danni o disfunzioni – sono chiamati nocicettori. Ogni volta che rilevano un danno, trasmettono segnali al cervello che percepiamo come dolore.
Il sistema ci avverte quando siamo in pericolo e ci ricorda di stare attenti alle zone del corpo ferite per consentirne la guarigione.
Nella maggior parte dei casi, il dolore è una buona cosa. Senza di esso, potremmo facilmente causare danni irreversibili al corpo senza nemmeno saperlo.
Il problema con il dolore è che a volte i segnali inviati dai nocicettori non sono necessari (non si sta verificando nessun danno reale), sono eccessivi (i segnali sono molto più forti di quanto dovrebbero essere), o possono protrarsi per troppo tempo.
È in queste circostanze che potremmo desiderare di fermare il dolore in modo da poter affrontare meglio la vita di tutti i giorni.
Il processo del dolore è complesso e coinvolge diverse cellule, neurotrasmettitori e sensori specializzati. Ecco una panoramica su come funziona:
Questa è la causa del dolore. Si attivano speciali recettori della pelle e degli organi interni ogni volta che si verificano danni nell’area. Trasmettono il segnale del dolore al cervello, attraverso i nervi periferici.
Il sistema nervoso periferico incontra il midollo spinale, l’inizio del sistema nervoso centrale. Lo stimolo doloroso passa attraverso una regione chiamata corno dorsale. Questa è la regione in cui vengono utilizzati composti come endorfine e farmaci oppiacei per limitare l’intensità dello stimolo.
Qualsiasi segnale di dolore che supera il corno dorsale si fa strada verso il talamo nel cervello dove viene processato e inviato a regioni cerebrali più in alto. Sono queste regioni cerebrali più alte che percepiscono il dolore.
Il dolore acuto si manifesta all’improvviso. Questo è il tipo di dolore che proviamo quando ci tagliamo le dita o sbattiamo con un dito del piede. Il dolore acuto può essere di breve durata o evolvere in dolore cronico, se persiste per più di 6 mesi.
Il dolore cronico è un dolore persistente. Di solito indica una disfunzione del tessuto coinvolto e può durare da 6 mesi a molti anni. Il dolore cronico è comune e può essere debilitante. Più persiste il dolore, più sono le possibilità che possa diventare resistente alle tecniche di gestione.
Esistono altri modi per classificare il dolore, a seconda di dove viene localizzato:
Il CBD è un ottimo antidolorifico, ma solo se assunto nella giusta dose.
Molte ricerche sull’uso del CBD per la gestione del dolore spiegano che sono necessarie alte dosi o una combinazione di CBD con altri antidolorifici.
Ci sono diverse cause per il dolore cronico – la principale è l’infiammazione.
L’infiammazione è una complessa reazione chimica nel corpo umano, la cui funzione è quella di ottimizzare i tempi di recupero dal danno degli organi o dei tessuti e contribuire a eliminare gli invasori infettivi o nocivi nel corpo. L’infiammazione a volte può raggiungere uno stato di auto-perpetuazione. In tal caso, i processi infiammatori danneggiano il tessuto, provocando più infiammazione – creando un circolo vizioso.
Ciò può causare dolore cronico che dura anni.
Un articolo del 2008 ha studiato gli effetti del CBD e del THC sul dolore cronico che non rispondeva ad altri farmaci. I ricercatori di questo studio hanno concluso che il CBD era un eccellente strumento per gestire il dolore cronico, senza effetti collaterali [2].
Ci sono due tipi principali di artrite: artrosi e artrite reumatoide. Sebbene entrambi derivino da diverse cause sottostanti, entrambi provocano dolore cronico. Può causare dolori ovunque, da lievi e sporadici a gravi e debilitanti.
Il CBD potrebbe ridurre il dolore associato a entrambe le forme di artrite, bloccando i processi infiammatori che causano il problema e attraverso gli effetti analgesici che agiscono nel midollo spinale e nel cervello.
Per ottenere risultati migliori, si raccomanda di utilizzare il CBD sia internamente che localmente sulle articolazioni interessate.
Ci sono diverse forme di CBD che offrono una serie di benefici per la gestione del dolore.
Gli oli e le tinture al CBD potrebbero essere un’opzione eccellente per la gestione del dolore. Agiscono abbastanza rapidamente e durano a lungo. Inoltre le dosi sono facilmente modificabili per adattarsi alle esigenze individuali.
Per assumere gli oli e le tinture al CBD, basta misurare la dose desiderata usando il contagocce in dotazione e mettere sotto la lingua per avere un effetto immediato, o ingoiare per avere un effetto più moderato, ma duraturo.
In generale, per la gestione del dolore, si consiglia un olio o una tintura CBD ad alta intensità.
Le capsule al CBD sono un altro metodo diffuso per il consumo del CBD. Sono convenienti, hanno effetti duraturi e sono disponibili praticamente a qualsiasi intensità.
I topici al CBD sono i migliori per contrastare il dolore che coinvolge muscoli, legamenti e pelle. Così i cannabinoidi andranno direttamente alla fonte del dolore. Il problema principale con i prodotti topici al CBD è che spesso non sono abbastanza forti da produrre gli effetti analgesici.
Cerca sempre prodotti al CBD topici ad alta intensità per provare ad alleviare le lesioni traumatiche, problemi alla pelle o lesioni muscolari/legamentose/ossee.
La maggior parte delle ricerche che indagano sugli effetti del CBD sulla gestione del dolore, raccomandano dosi elevate. Dosi più basse possono offrire qualche beneficio ma non possono essere considerate affidabili per contrastare efficacemente il dolore.
Pertanto, è meglio usare le dosi medio-alte per trattare il dolore. Per quello particolarmente acuto, possono essere necessarie dosi significativamente più elevate. In questi casi è anche utile assumere il CBD insieme ad altre tecniche di gestione del dolore.
CBD a bassa intensità | CBD a media intensità | CBD ad alta intensità |
Unità di misura | Bassa intensità | Media intensità | Alta intensità |
Sistema imperiale (libbre) | 1 mg ogni 10 lbs | 3 mg ogni 10 libbre | 6 mg ogni 10 lbs |
Sistema internazionale (kg) | 1 mg ogni 4,5 kg | 3 mg ogni 4,5 kg | 6 mg ogni 4,5 kg |
Queste linee guida generali possono aiutarti a determinare approssimativamente quale dose utilizzare per alleviare l’infiammazione, e per ottenere il livello di supporto infiammatorio che stai cercando.
Nota bene: sono semplici raccomandazioni e la dose individuale può variare molto.
Pertanto queste linee guida servono a fornire semplicemente una stima approssimativa della dose necessaria per mettere le cose a posto.
Dopo aver determinato l’intensità di cui probabilmente avrai bisogno, usa il tuo peso per calcolare la quantità di CBD necessaria al giorno (in mg).
Ricorda, queste dosi sono di CBD puro: puoi usare questi numeri per capire quanto olio di CBD, capsule o commestibili dovresti assumere per ottenere la giusta quantità di CBD.
Peso (kg) | Bassa intensità | Media intensità | Alta intensità |
---|---|---|---|
45 kg |
10 mg |
30 mg |
60 mg |
57 kg |
13 mg |
38 mg |
75 mg |
68 kg |
15 mg |
45 mg |
90 mg |
79 kg |
17 mg |
52 mg |
105 mg |
90 kg |
20 mg |
60 mg |
120 mg |
102 kg |
22 mg |
67 mg |
135 mg |
113 kg |
25 mg |
75 mg |
150 mg |
Sebbene sia stato dimostrato più volte che il CBD è sicuro, è importante conoscere i potenziali effetti collaterali. Ognuno è diverso e ciò che funziona per una persona può non funzionare su un’altra.
Il CBD può essere una scelta eccellente per le persone che soffrono il dolore dovuto a varie cause. Potrebbe essere particolarmente utile per affrontare il dolore causato da infiammazioni, ma è anche utile per il dolore generico.
Potrebbe funzionare praticamente in tutte le fasi della trasmissione del dolore; direttamente sul sito della lesione, nel corno dorsale dove si trovano gli oppioidi, nel cervello nei recettori oppioidi e vanilloidi.
La maggior parte delle ricerche sul CBD per la gestione del dolore suggerisce un effetto dose-dipendente, il che significa che maggiore è la dose assunta, maggiore sarà l’inibizione della sensazione di dolore.
Per ottenere risultati migliori, si consiglia di combinare l’uso del CBD con altre attività o integratori che riducono il dolore.