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Basato su prove

CBD e ADD/ADHD: ricerca e conoscenze attuali

ADD e ADHD sono uno spettro di disturbi cognitivi che intaccano l’apprendimento e l’attenzione. In che modo l’olio di CBD può aiutare a supportare questi disturbi neurologici? Qual è il dosaggio? È sicuro per i bambini?

Scritto da
Justin Cooke ,

Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è una malattia neurologica che colpisce circa 1 bambino su 15 e 1 adulto su 20 [5].

Il trattamento convenzionale per l’ADHD consiste in farmaci stimolanti come il Ritalin, il Concerta o l’Adderall, oltre che in cambiamenti dell’alimentazione.

La domanda per opzioni alternative è in continua crescita, visto che tali farmaci hanno alcuni effetti collaterali negativi. Il CBD si è rivelato essere un’alternativa promettente ai prodotti farmaceutici, grazie ai suoi numerosi benefici sulla salute e ai recenti cambiamenti nella sua regolamentazione.

Molte persone, tra cui bambini, usano prodotti al CBD per alleviare i sintomi dell’ADHD.
In questo articolo vedremo come il CBD può dare beneficio a una diagnosi di ADD o ADHD e forniremo alcune indicazioni sul dosaggio.

Andiamo dritti al punto.

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In sostanza: usare il CBD per l’ADD/ADHD

Visto che in genere si pensa che la cannabis riduca l’inibizione, e l’ADHD è una condizione che comporta una leggera inibizione, molte persone credono che l’insieme delle due cose abbia un effetto nel complesso negativo.

Questo non è mai stato dimostrato; anzi, ci sono molte prove a sostegno del fatto che il CBD migliora i sintomi dell’ADHD. La verità è che dipende dall’individuo, dai sintomi e dagli obiettivi di salute.

Il CBD può essere utilizzato per supportare altri sintomi legati all’ADHD:

  • Depressione
  • Ansia
  • Insonnia
  • Mal di testa
  • Incapacità di rilassamento
  • Iperattività
  • Disturbi da panico
  • Malattie autoimmuni
  • Allergie

Da un punto di vista biochimico, possiamo determinare in che modo i vari cannabinoidi influenzeranno il sistema nervoso. Se un individuo può trarre beneficio dall’olio di CBD o no dipende dai suoi sintomi principali.

Come il CBD offre benefici per l’ADD e l’ADHD:

Il CBD ha una capacità utile di regolare l’iperattivazione del sistema nervoso. In particolare, favorisce un equilibrio più efficiente tra la parte stimolante del sistema nervoso (il sistema nervoso simpatico) e la parte rilassante del sistema nervoso (il sistema nervoso parasimpatico).

Fondamentalmente questo significa che il CBD contrasta l’iperattività.

In caso di ADD senza attacchi di iperattività, il CBD potrebbe essere solo lievemente d’aiuto per l’ADD stesso, ma potrebbe fornire benefici per altri sintomi o condizioni associate.

Per l’ADHD, il CBD può avere molto da offrire in termini di squilibrio neurochimico e di presentazione dei sintomi.

Cos’è l’ADD/ADHD?

I disturbi da deficit dell’attenzione sono condizioni neurologiche comuni che influenzano la nostra capacità di concentrarci su un dato compito per lunghi periodi di tempo.

Queste condizioni sono spesso debilitanti, perché rendono quasi impossibile per alcune persone eseguire compiti anche semplici al lavoro o a scuola.

Sia ADD che ADHD sono più comuni nei bambini, ma possono colpire anche gli adulti.

Un’ampia meta-analisi pubblicata nel 2006 ha scoperto una correlazione tra una bassa espressione genica della dopamina e l’ADHD [2]. Ciò suggerisce che l’ADHD è caratterizzato da una funzionalità ridotta della dopamina. Anche se si tratta di un dato controverso, dà ai medici qualcosa su cui concentrarsi. Ecco perché ai bambini con ADHD sono spesso prescritti farmaci progettati per stimolare le concentrazioni di dopamina.

Non sempre funziona, perché ci sono molti fattori diversi che contribuiscono all’ADHD. Il disturbo è generalmente considerato come un insieme di sintomi piuttosto che una malattia (ne parleremo tra poco).

I sintomi dell’ADD/ADHD

  • Irrequietezza
  • Agitazione
  • Interruzioni frequenti
  • Parlare frequentemente
  • Abitudini invadenti
  • Incapacità di prestare attenzione
  • Insonnia
  • Irritabilità
  • Scarsa autostima
  • Smemoratezza
  • Sbalzi d’umore

Alcune persone con l’ADHD sperimentano ciò che possiamo chiamare iperconcentrazione.

Questo implica l’entrare periodicamente in uno stato di concentrazione intensa, con l’incapacità di prestare attenzione a qualsiasi cosa al di fuori di tale attività.

Si tratta di un sintomo contraddittorio e raro del disturbo, ma nonostante questo ad alcune persone affette da ADHD capita.

ADD e ADHD sono più comuni nei bambini. A volte può essere difficile individuare l’ADHD nella fase iniziale. Comunque, prima viene diagnosticato, prima si possono modificare la struttura dell’apprendimento, la dieta, lo stile di vita e i farmaci o gli integratori.

Segni precoci di ADD/ADHD nei bambini:

  • Problemi di attenzione a scuola
  • Impressione di non ascoltare
  • Mancato completamento delle attività assegnate
  • Abbandono delle attività che richiedono una concentrazione prolungata
  • Perdita frequente di oggetti
  • Interruzioni frequenti delle conversazioni
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Cosa provoca l’ADHD?

È difficile individuare esattamente cosa causa l’ADHD. È una condizione psicologica complicata che probabilmente deriva da una serie di fattori diversi.

Anche diagnosticare il disturbo è difficile. Non ci sono test di laboratorio per una diagnosi definitiva. Invece, per fare una diagnosi informata, lo psichiatra si baserà su sintomi, vari test comportamentali e sondaggi (anche se sono spesso inaffidabili, visto che l’ADD e l’ADHD rappresentano più uno spettro di disturbi che uno specifico insieme di sintomi).

Le cause dell’ADHD possono includere:

  • Fattori genetici
  • Esposizione chimica in età infantile
  • Alimenti ricchi di carboidrati raffinati
  • Allergie
  • Lesioni traumatiche della testa
  • Carenze di vitamina B
  • Carenza di zinco

Ci sono due tipi principali di disturbi da deficit di attenzione:

Il deficit di attenzione non è considerato una malattia: è un disturbo.

La differenza qui va ben oltre la semantica, perché ci dice qualcosa sulla causa conosciuta della condizione.

La differenza è che un disturbo riguarda il livello comportamentale: la sua presenza non implica una malattia neurologica. Puoi pensare alla malattia come un danno fisico o funzionale (la riduzione della funzionalità).

Ciò significa che l’ADHD è più un sintomo o una qualità piuttosto che una malattia medica diagnosticabile. Ci sono moltissimi fattori multipli che insieme causano l’ADHD.

L’ADD e l’ADHD sono generalmente considerati come una scala più che un insieme: l’ADD si trova a un’estremità della scala e l’ADHD all’altra.

1. Disturbo da deficit di attenzione (ADD)

L’ADD è considerato una versione più lieve di ADHD, ma “lieve” non è proprio la parola giusta.

L’ADD può essere grave, rendendo quasi impossibile studiare in modo efficace.

2. Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)

Questa forma del disturbo comporta iperattività.

È generalmente causata da cambiamenti nei livelli dei neurotrasmettitori. Anche se può essere vero, è molto più complesso di così.

Alcune ricerche suggeriscono che l’ADHD sia provocato da un livello basso di dopamina, mentre altre suggeriscono che la causa della condizione sia un alto livello di dopamina.

Inoltre ci sono prove del probabile coinvolgimento di altri neurotrasmettitori, come la serotonina, la norepinefrina e il GABA.

Ecco perché l’ADHD è considerato più un sintomo che una malattia.

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Per quale tipo di deficit di attenzione è più utile il CBD?

Bisogna determinare se l’ADHD coinvolge il sistema nervoso simpatico (quello stimolante), o se il sistema nervoso parasimpatico (quello ricostituente) è più attivo.

*Sistema nervoso simpatico (SNS) = la parte del sistema nervoso che ci fa sentire attenti e stimolati. È ampiamente coinvolto nella reazione dello stress.

*Sistema nervoso parasimpatico (PNS) = la parte del sistema nervoso che ci riporta alla normalità dopo l’attivazione del SNS. Stimola la digestione e la funzione immunitaria e aiuta a rilassarci.

Ecco un esempio di alcuni dei sintomi comuni dell’ADHD che variano a seconda di quale parte del sistema nervoso è iperattivo:

Sintomi comuni dell’ADHD Iperattività del sistema nervoso simpatico Iperattività del sistema nervoso parasimpatico
Incapacità di concentrazioneTroppo distrattoTroppo annoiato
Disfunzioni digestiveDiarrea, perdita di pesoCostipazione, aumento di peso
Disfunzioni immunitarieTendenza ad ammalarsi spessoTendenza ad ammalarsi raramente
Disfunzione neurologicaAnsia, insonniaDepressione

Può essere molto più complicato, perché l’ADHD può coinvolgere porzioni di entrambi, perciò se si vogliono informazioni più dettagliate sarebbe meglio parlare con il proprio medico.

Il CBD è più utile per l’ADHD con un SNS iperattivo

In generale, è più probabile che il CBD dia benefici a forme di ADHD con una maggiore iperattività del sistema nervoso simpatico. Esso aiuta la maggior parte dei sintomi comuni e, in alcuni pazienti, la causa scatentante.

Quali sono le opzioni di trattamento standard per l’ADD/ADHD?

1. Cambiamenti alimentari

La dieta svolge un ruolo importante nei sintomi dell’ADHD.

Le carenze nutrizionali e le irregolarità della glicemia nel sangue sono comuni nei pazienti con ADHD. Prima di assumere qualunque integratore alimentare, sarebbe opportuno rivolgersi ad un dietologo o un nutrizionista professionista.

2. Modifica dello stile di vita

Uno dei maggiori problemi con l’ADD e l’ADHD è che le attività quotidiane a scuola o al lavoro diventano difficili. Per questo le persone colpite devono adattare i loro stili di apprendimento a qualcosa che possa funzionare per loro. Ciò può comprendere sessioni di tutoring, lezioni interattive o istruzione scolastica a casa.

Per ridurre il carico dell’ADHD sulle prestazioni, è anche importante considerare altri fattori di salute mentale.

Questo include fattori come:

  • Dormire almeno 8 ore a notte
  • Svolgere esercizio fisico almeno 3 volte a settimana
  • Meditare o dedicare tempo a rilassare la mente almeno una volta al giorno

3. Farmaci stimolanti

I farmaci stimolanti sono comunemente usati per trattare questa condizione.

Essi agiscono aumentando i livelli di dopamina nel cervello impedendo l’esaurimento degli enzimi. Ciò aumenta la soglia necessaria per attivare il centro di ricompensa nel cervello.

Quando il centro di ricompensa si attiva più facilmente, diventa molto più facile concentrarsi su un determinato compito. Questi farmaci sono molto efficaci per aumentare l’attenzione e la concentrazione, ma spesso hanno una lunga lista di effetti collaterali negativi che peggiorano quando vengono assunti più a lungo.

Farmaci comuni usati per il trattamento di ADD/ADHD

  • Concerta
  • Modafinil
  • Adderall
  • Dexedrine
  • Ritalin
  • Vyvanse

Come usare il CBD per i sintomi dell’ADHD

Quindi hai deciso di provare il CBD, e adesso?

Ecco tre passaggi per iniziare a usare l’olio di CBD per l’ADHD.

Step 1: trova un CBD di alta qualità

La prima cosa da fare è trovare un olio o delle capsule di CBD di alta qualità. Le caramelle gommose al CBD sono un’opzione eccellente sia per i bambini che per gli adulti. Assicurati solo di controllare la dose e conservare le caramelle fuori dalla portata del bambino, come qualsiasi altro farmaco.

Trovare CBD di alta qualità può essere difficile. Grazie alla mancanza di regolamentazione in quest’ambito, in giro ci sono molti prodotti di scarsa qualità.

Per ulteriori informazioni su come trovare i migliori prodotti al CBD, consulta alcune delle nostre guide:

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Step 2: determina il dosaggio

Il dosaggio del CBD può essere difficile da determinare per i nuovi utenti. Puoi usare la nostra guida al dosaggio dell’olio di CBD per stabilire la dose giornaliera in base all’intensità desiderata e al peso.

Quando si usa il CBD per la prima volta, consigliamo di assumere la minor dose iniziale applicabile e di aumentare gradualmente da lì nel corso di una settimana. Sarebbe una cosa saggia da fare ogni volta che si inizia a prendere un nuovo integratore, per vedere come influisce sul tuo corpo individualmente.

Per l’ADHD, consigliamo di assumere il CBD solo se ne avete discusso con il vostro medico. Il CBD e gli altri cannabinoidi nella cannabis possono interagire con stimolanti farmaceutici, antidepressivi o altri farmaci.

Dare dosi più basse ai bambini

  • Gli oli di CBD vengono somministrati facilmente in dosi più piccole dando meno gocce di olio.
  • Le caramelle gommose possono essere divise a metà, in terzi o in quarti con un coltello, per misurare la giusta dose.
  • Le capsule, tuttavia, sono molto difficili da suddividere in dosi più piccole e quindi devono essere acquistate già nella dose desiderata esatta.

Di seguito, abbiamo realizzato due tabelle di raccomandazione per il dosaggio generale: una per i bambini e una per gli adulti. Sulla base del peso e dell’intensità desiderata, questi grafici forniscono un punto di partenza generale per il dosaggio degli oli e delle capsule di CBD.

Inizia sempre con l’intensità minore e aumenta gradualmente la dose in base alle necessità.

Dosi giornaliere di CBD in base al peso e l’intensità (in mg) (BAMBINI)

Peso (kg) Bassa intensità Media intensità Alta intensità

45 kg

10 mg

30 mg

60 mg

57 kg

13 mg

38 mg

75 mg

68 kg

15 mg

45 mg

90 mg

79 kg

17 mg

52 mg

105 mg

90 kg

20 mg

60 mg

120 mg

102 kg

22 mg

67 mg

135 mg

113 kg

25 mg

75 mg

150 mg

(Le dosi per bambini sono calcolate secondo la regola di Salisbury).

Dosi giornaliere di CBD in base al peso e all’intensità (in mg) (ADULTI)

Peso (kg) Bassa intensità Media intensità Alta intensità

45 kg

10 mg

30 mg

60 mg

57 kg

13 mg

38 mg

75 mg

68 kg

15 mg

45 mg

90 mg

79 kg

17 mg

52 mg

105 mg

90 kg

20 mg

60 mg

120 mg

102 kg

22 mg

67 mg

135 mg

113 kg

25 mg

75 mg

150 mg

Step 3: assumi CBD ogni giorno per un mese, poi rivaluta

È importante essere coerenti con il CBD (o con qualsiasi altro farmaco per questa patologia) durante il trattamento dell’ADD o ADHD. I sintomi possono richiedere diverse settimane di uso regolare prima di iniziare a migliorare. Altre persone trovano sollievo dai sintomi quasi subito; in realtà dipende dall’individuo.

Un buon modo per seguire i propri progressi è quello di appuntare dei riferimenti sui sintomi. Se vai da un medico professionista, molto probabilmente lo starà già facendo lui per tenere traccia degli eventuali cambiamenti.

Nei tuoi appunti rispondi alle seguenti domande:

  • Come sono i sintomi su una scala da 1 a 10?
  • C’è un momento specifico della giornata in cui i sintomi sono i più forti?
  • Quante ore di sonno dormi tu o tuo figlio ogni notte?
  • C’è qualcosa che rende i sintomi migliori o peggiori?

Dopo un mese di utilizzo costante, rispondi di nuovo a queste domande. Ci sono dei miglioramenti? Qualcosa è peggiorato?

Il CBD si può usare a lungo termine senza subire effetti collaterali negativi.

Domande frequenti

1. Il CBD è psicoattivo?

No, il CBD non è affatto psicoattivo.

I principali composti psicoattivi nella pianta di cannabis, il THC e il THCV, stimolano un gruppo speciale di recettori nel sistema endocannabinoide che causano un cambiamento nella funzione dei neurotrasmettitori, principalmente nella serotonina. Ecco cosa ci dà il caratteristico “sballo” della marijuana.

Il CBD funziona in modo molto diverso e non produrrà effetti stupefacenti.

La cosa più simile alla psicoattività che il CBD provoca, è farci sentire rilassati e assonnati.

2. Il CBD è sicuro per i bambini?

Il CBD non è psicoattivo ed è legale in Canada, negli Stati Uniti, in Italia e in gran parte dell’Europa.

È anche sicuro da usare sui bambini, ma con alcune precauzioni.

I bambini sono molto diversi dagli adulti e tendono ad avere reazioni forti a composti apparentemente casuali. Perciò, è ampiamente raccomandata la supervisione di un operatore sanitario esperto prima di dare qualunque nuovo integratore ad un bambino.

Inoltre, per ovvi motivi, il dosaggio per i bambini è molto più basso. Vedremo nello specifico a breve come calcolare la dose per un bambino.

Ogni volta che somministrate ai bambini nuovi integratori, è consigliabile prima testarli per allergie e sensibilità, ecco come fare:

Testare i bambini per allergie e titolazione della dose

  1. Metti una piccola goccia di olio dietro al braccio del bambino.
  2. Attendi 30 minuti: se non si formano eruzioni cutanee, passa al punto 3.
  3. Somministra al bambino una goccia di olio.
  4. Attendi 2 ore: se non si notano effetti collaterali, passa al punto 4.
  5. Somministra metà della dose raccomandata (o convertila per bambini).

Se non emerge alcun effetto collaterale, puoi aggiungere gradualmente metà dose al giorno finché non si raggiunge l’effetto desiderato (o finché non si sperimentano effetti collaterali). Se ci sono effetti collaterali, semplicemente somministra l’ultima dose che non li ha provocati.

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Come calcolare il dosaggio per i bambini dalle dosi per gli adulti

Uno dei problemi principali che molti genitori incontreranno quando decidono di provare l’olio di CBD con i loro figli, è che i flaconi non riportano il dosaggio per i bambini (ma solo le dosi per gli adulti).

Non agitarti, calcolarlo è abbastanza facile. Capire come dosare sia le erbe che i medicinali farmaceutici non è stato un problema per secoli. I primi pensatori hanno messo insieme varie tecniche per calcolare le dosi in base all’età e al peso.

Sono stati fatti molti di questi calcoli nel corso degli anni, ma il nostro preferito è “la regola di Salisbury”. Questa regola utilizza il peso del bambino in kg per determinare la percentuale della dose di un adulto da utilizzare.

Per rendervela semplice, ecco un rapido spunto per il dosaggio per bambini basato su una dose per adulti di 10 mg per una bassa intensità, e 30 mg per una media intensità.

Esempio di un dosaggio di riferimento per bambini
Peso del bambino Calcolo di Salisbury (% della dose per adulti) Dose media per adulti (calcolata in base al peso) Dose per bambini (calcolata con la regola di Salisbury)
13 kg26%30 mg7,8 mg
18 kg36%30 mg10,8 mg
23 kg46%30 mg13,8 mg
34 kg64%30 mg19 mg
45 kg75%30 mg22,5 mg

*Nota: i bambini sotto i 13 kg o 5 anni non dovrebbero mai usare il CBD senza la supervisione diretta da parte di un medico esperto.

Conclusione: il CBD può supportare l’ADHD?

La risposta semplice è sì, ma con alcune premure.

L’ADHD è un disturbo complesso che coinvolge diversi apparati di organi e può avere sintomi molto diversi per ogni persona.

Il CBD è un eccellente integratore a base di erbe per calmare il sistema nervoso, favorire l’omeostasi e trattare sintomi specifici.

Pertanto può essere utile per il trattamento di alcuni dei sintomi dell’ADHD e può offrire ulteriori benefici per le persone che presentano una stimolazione maggiore del sistema nervoso simpatico.


Riferimenti

  1. Loflin, M., Earleywine, M., De Leo, J., & Hobkirk, A. (2014). Subtypes of attention deficit-hyperactivity disorder (ADHD) and cannabis use. Substance use & misuse, 49(4), 427-434.
  2. Li, D., Sham, P. C., Owen, M. J., & He, L. (2006). Meta-analysis shows significant association between dopamine system genes and attention deficit hyperactivity disorder (ADHD). Human molecular genetics, 15(14), 2276-2284.
  3. Banerjee, S. P., Snyder, S. H., & Mechoulam, R. A. P. H. A. E. L. (1975). Cannabinoids: influence on neurotransmitter uptake in rat brain synaptosomes. Journal of Pharmacology and Experimental Therapeutics, 194(1), 74-81.
  4. Moldzio, R., Pacher, T., Krewenka, C., Kranner, B., Novak, J., Duvigneau, J. C., & Rausch, W. D. (2012). Effects of cannabinoids Δ (9)-tetrahydrocannabinol, Δ (9)-tetrahydrocannabinolic acid and cannabidiol in MPP+ affected murine mesencephalic cultures. Phytomedicine, 19(8-9), 819-824.
  5. Zulauf, C. A., Sprich, S. E., Safren, S. A., & Wilens, T. E. (2014). The complicated relationship between attention deficit/hyperactivity disorder and substance use disorders. Current psychiatry reports, 16(3), 436.

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