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CBD Totale : | 500 - 3000 mg |
Potenza: | 16 - 100 mg/ml |
Costo per mg di CBD: | 0,04$ - 0,07$ |
Tipo di estratto: | Isolato |
Contenuto di THC: | 0,0% |
L’artrite è una malattia infiammatoria che colpisce le articolazioni. Può portare a perdita di mobilità e a un peggioramento della qualità della vita. Il CBD e altri estratti di cannabis sono altamente indicati per alleviarne i sintomi.
L’artrite è una malattia infiammatoria che colpisce le articolazioni. Può portare a perdita di mobilità e a un peggioramento della qualità della vita. Il CBD e altri estratti di cannabis sono trattamenti alternativi e aggiuntivi per l’artrite. In questo articolo parleremo del suo funzionamento e di come le persone lo stanno utilizzando per alleviare i sintomi.
Secondo la Arthritis Foundation, 54 milioni di adulti soffrono di artrite. È la principale causa di disabilità tra gli adulti nel mondo sviluppato.
Nonostante sia diffusa, non esistono molte terapie efficaci per l’artrite, oltre agli antidolorifici e agli antinfiammatori, che spesso presentano effetti collaterali e non riescono a curare la causa della malattia.
Grazie ai suoi effetti antidolorifici e antinfiammatori, negli ultimi tempi il CBD ha ricevuto molta attenzione dalla ricerca scientifica, come valida terapia per l’artrite.
Qui, spiegheremo i benefici del CBD sull’artrite reumatoide e sull’osteoartrosi. Vedremo cosa dice la ricerca, come la gente lo sta usando e daremo delle indicazioni di dosaggio.
Iniziamo…
L’artrite comporta l’infiammazione delle articolazioni. La causa dell’infiammazione e del danno tissutale distingue la patologia in artrite reumatoide (autoimmune) o artrosi (altro).
Il CBD offre diversi benefici per ogni tipo di artrite.
L’efficacia del CBD sta tutta nelle sue proprietà antinfiammatorie.
Per l’osteoartrosi, il CBD combatte la fonte dell’infiammazione bloccando i messaggeri infiammatori come il TNF-a. Inibisce anche il dolore causato da questa infiammazione.
Per l’artrite reumatoide, l’infiammazione è molto più grave e il nostro sistema immunitario attacca e distrugge il nostro tessuto articolare. Il CBD allevia questa forma di artrite, agendo su più livelli. Regola inoltre le cellule immunitarie responsabili della maggior parte dei danni alle articolazioni.
Normalmente, le cellule immunitarie, chiamate cellule T, entrano nel tessuto articolare, si attivano e iniziano ad attaccare. Il CBD rallenta questo processo, rendendo più difficile l’attivazione delle cellule T nell’articolazione, riducendo quindi il tasso di danno articolare.
Durante uno studio condotto sui topi, a cui era stata indotta (tramite collagene) l’artrite, i ricercatori hanno scoperto che la somministrazione del CBD ha rallentato la progressione di entrambi i tipi di artrite, acuta e cronica [1].
In questo studio, sia le iniezioni di CBD che il consumo orale hanno avuto lo stesso effetto. La dose utilizzata in questa ricerca era piuttosto alta – circa 25 mg/kg al giorno per via orale.
Il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide, che a sua volta è coinvolto in numerosi processi in tutto il corpo. Grazie ai suoi effetti, utilizza diversi meccanismi per alleviare i sintomi dell’artrite.
I benefici più importanti del CBD provengono dai suoi effetti antinfiammatori e antidolorifici.
Poiché sia l’artrite reumatoide che l’artrosi sono causate da processi infiammatori sottostanti e coinvolgono sintomi come dolore e gonfiore, il CBD è un’opzione terapeutica eccellente per entrambe queste patologie.
I ricercatori vogliono sapere perché il CBD e altri cannabinoidi sono così indicati per l’artrite. Hanno testato gli effetti di vari cannabinoidi sintetici e un analogo del cannabidiolo (O-1918) e hanno scoperto che anche un altro recettore – noto come GPR55 – è coinvolto nei processi antidolorifici dei cannabinoidi [9].
In definitiva, gli effetti più importanti del CBD sull’artrite potrebbero essere dovuti alle sue proprietà antinfiammatorie.
L’artrite è un’infiammazione che colpisce le articolazioni. Di solito la malattia progredisce lentamente, peggiorando i sintomi nel tempo. È più comune negli anziani, nelle persone in sovrappeso e negli atleti.
Esistono diversi tipi di artrite a seconda della causa, ma normalmente la classifichiamo in due categorie: artrite reumatoide e artrosi.
L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune. Ogni nostra cellula ha una speciale “etichetta” di proteine attaccata all’esterno. Serve ad indicare alle cellule immunitarie (cellule T e cellule B) che devono essere lì. È come dare un pass a qualcuno all’ingresso. Se vedono qualcuno senza pass, li attaccano e li distruggono a vista.
Nelle malattie autoimmuni, questo sistema va in tilt.
Ecco cosa può andare storto:
In tutti questi casi, i risultati sono praticamente gli stessi. Le cellule T e B iniziano ad attaccare le cellule del corpo. Quando si verifica nei tessuti articolari, insorge l’artrite reumatoide.
Le caratteristiche di questa patologia sono arrossamento e gonfiore delle articolazioni. Di solito, le articolazioni colpite appaiono allo stesso modo su entrambi i lati del corpo e spesso danno una sensazione di “calore”.
Non c’è cura per l’artrite reumatoide – ma ci sono farmaci che possono aiutare a tenere a bada i sintomi. La maggior parte di questi farmaci è di natura antinfiammatoria – poiché l’infiammazione è il principale fattore scatenante della malattia.
Anche l’osteoartrosi si caratterizza per dolori alle articolazioni, ma non è una malattia autoimmune.
L’osteoartrosi inizia con una lieve infiammazione delle articolazioni, causando danni alla cartilagine e alle cellule che producono il liquido sinoviale viscido, il quale riduce l’attrito e favorisce un movimento regolare all’interno delle articolazioni. Quando l’articolazione inizia a deteriorarsi, a causa della rottura della cartilagine, l’infiammazione aumenta.
Questa condizione si autoperpetua – più peggiora, più progredisce velocemente.
Le principali terapie per l’artrosi sono gli antinfiammatori, la riduzione del movimento dell’articolazione, e integratori alimentari per sostenere il liquido sinoviale e la produzione di collagene.
A differenza dell’artrite reumatoide, l’osteoartrosi può essere curata a seconda della gravità. Il paziente deve però avere la volontà di cambiare drasticamente le abitudini alimentari e di vita.
Ci sono due modi per assumere il CBD per trattare l’artrite – puoi assumerlo per via orale o topica. Entrambi i metodi hanno i loro pro e contro, ma il miglior trattamento si basa su una combinazione dei due.
Parliamo di ognuno nel dettaglio.
Prendendo il CBD per via orale, permetti ai cannabinoidi di viaggiare in profondità all’interno dei tessuti infiammati. È fondamentale in caso di artrite, perché l’infiammazione si sviluppa all’interno dell’articolazione stessa (ben al di sotto delle ossa e dei legamenti che rallentano l’assorbimento della cannabis topica).
È necessario assumere il CBD per via orale anche per provare ad inibire il dolore nel cervello e nel midollo spinale – il CBD topico non è in grado di farlo.
Il CBD per via topica potrebbe essere molto utile per l’artrite. I cannabinoidi antinfiammatori vanno direttamente alla fonte. Questa forma di CBD potrebbe ridurre il dolore direttamente sul sito della lesione, ma non allevia quello che colpisce la colonna vertebrale e il cervello – dove hanno luogo molti degli effetti analgesici del CBD.
Per questo motivo, è importante combinare il CBD per via orale e topica, per alleviare i sintomi dell’artrite, sia reumatoide che osteoartrosi.
Se cerchi topici di CBD per alleviare i sintomi, prova un pomata, un unguento o una crema ad alta intensità. Comunque, nessuno dei prodotti sul mercato contiene abbastanza cannabinoidi per risolvere drasticamente il problema.
La dose di CBD per l’artrite può variare a seconda della gravità dei sintomi e del tipo di artrite.
In caso di osteoartrosi lieve, caratterizzata da un leggero dolore alle articolazioni, può bastare un’intensità bassa.
Per l’artrite reumatoide o l’osteoartrosi più grave, può essere necessaria una dose di CBD ad intensità media o alta.
Quando si assume il CBD per la prima volta, si consiglia di iniziare con una dose bassa e di aumentarla gradualmente durante la settimana. Quando noterai che si stanno alleviando i sintomi, avrai trovato la dose giusta.
Unità di misura | Bassa Intensità | Media intensità | Alta intensità |
Imperiale (libbre) | 1 mg ogni 10 libbre | 3 mg ogni 10 libbre | 6 mg ogni 10 lbs |
Metrico (chilogrammi) | 1 mg ogni 4,5 kg | 3 mg ogni 4,5 kg | 6 mg ogni 4,5 kg |
Peso (kg) | Bassa intensità | Media intensità | Alta intensità |
---|---|---|---|
45 kg |
10 mg |
30 mg |
60 mg |
57 kg |
13 mg |
38 mg |
75 mg |
68 kg |
15 mg |
45 mg |
90 mg |
79 kg |
17 mg |
52 mg |
105 mg |
90 kg |
20 mg |
60 mg |
120 mg |
102 kg |
22 mg |
67 mg |
135 mg |
113 kg |
25 mg |
75 mg |
150 mg |
Sebbene sia stato dimostrato che il CBD il più delle volte è sicuro, è importante conoscere i potenziali effetti collaterali. Ognuno è diverso e quindi ciò che funziona su una persona, può non avere effetti su un’altra.
Ecco alcuni dei più comuni effetti collaterali di CBD:
Il CBD potrebbe rivelarsi una scelta eccellente per le persone affette da entrambi i tipi di artrite (reumatoide e osteoartrite).
I potenti benefici antinfiammatori del CBD lo rendono un trattamento ottimo per la causa alla base dell’artrite reumatoide, che dipende molto dall’autoimmunità. Il CBD impedisce alle cellule T di proliferare e di attaccare il tessuto articolare e inibisce l’infiammazione a diversi livelli.
In caso di osteoartrosi, potrebbe inibire l’infiammazione della cartilagine delle articolazioni.
Inoltre, il CBD potrebbe essere efficace per alleviare il dolore in entrambi i tipi di artrite.
Per ottenere i migliori risultati, si consiglia di utilizzare il CBD sia per via orale (come oli, tinture, capsule o commestibili), che topica (direttamente sulle articolazioni colpite).