Un breve riassunto: l’uso del CBD per la SPM
La sindrome premestruale comporta una vasta gamma di sintomi e coinvolge
il flusso di due ormoni riproduttivi: estrogeno e progesterone. In realtà,
nonostante l’intima connessione tra il sistema riproduttivo e il sistema
endocannabinoide (che tratteremo più avanti) il CBD non sembra avere molti
effetti diretti su questi ormoni.
Detto questo, il CBD
può riuscire ad aiutare a gestire i sintomi in alcune aree principali:
Il CBD può alleviare i sintomi dell’ansia Il CBD può offrire supporto per i disturbi dell’umore come la
depressione Il CBD si è rivelato alleviare il dolore Il CBD può rilassare la tensione muscolare che porta ai crampi Il CBD favorisce il sonno
Essendo questi sintomi associati alla sindrome premestruale, il CBD può
essere utile nel trattamento di alcuni degli effetti più negativi.
Il cannabidiolo e la sindrome premestruale: cosa dice la ricerca
Il cannabidiolo è un cannabinoide estratto dalla pianta di cannabis
(canapa). A differenza dell’altro cannabinoide principale, il
tetraidrocannabinolo (THC), non è psicoattivo.
Il CBD esercita i suoi effetti in maniera indiretta. Colpisce un
sottosistema corporeo a sé stante, che poi produce la maggior parte degli
effetti antidolorifici, rilassanti muscolari, e tantissimi altri ancora.
L’intermediario che il CBD utilizza per raggiungere questi altri sistemi
corporei è chiamato sistema endocannabinoide (ECS): un sistema di
neurotrasmettitori che regola la funzione di ogni cosa, dal ciclo riproduttivo
all’attività cerebrale.
Vediamo alcuni dei principali modi in cui il CBD può essere utile con i
sintomi della sindrome premestruale.
1. Stress & Ansia
Il CBD è considerato un modulatore non allosterico, termine ricercato
che suggerisce che la sostanza funziona inibendo indirettamente alcune attività
specifiche del cervello. Il sistema endocannabinoide funge da intermediario per
impedire alle cellule cerebrali di far fuoco, quindi impedendo loro di inviare
segnali.
Anche se la ricerca sul sistema endocannabinoide è ancora in fase di
approfondimento, questo comportamento inibitorio potrebbe spiegare il motivo
per cui il cannabidiolo è noto per essere una terapia ansiolitica,
antinfiammatoria, anti-convulsiva e antiepilettica [2].
2. Livelli di serotonina
Nonostante la SPM sia un troppo complessa perché un’unica terapia possa
fungere da toccasana, il cannabidiolo può essere una buona alternativa per
trattare alcuni dei sintomi dipendenti dalla serotonina.
Visto che si ritiene che i livelli di serotonina
siano influenzati dalle variazioni dei livelli ormonali durante la fase luteale
[3], l’interazione del cannabidiolo con i recettori
serotoninergici può aiutare ad
alleviare alcuni sintomi dovuti a bassi livelli di serotonina [4]. In
particolare, la depressione e l’ansia sono due effetti collaterali emotivi
negativi che possono trarre beneficio dall’assunzione di cannabidiolo.
3. Trasmissione del dolore
È stato anche dimostrato che il cannabidiolo allevia il dolore bloccando il
percorso di segnalazione del dolore [5].
Anche se la ricerca attuale si concentra principalmente sulla gestione
del dolore dovuto al cancro o sui problemi di
ossa e articolazioni (osteoartrite), non è esagerato pensare che il
cannabidiolo possa aiutare ad alleviare i dolori muscolari derivanti anche alla
sindrome premestruale [6].
Il sistema endocannabinoide regola sia il sistema nervoso centrale che
quello periferico. Dal momento che il dolore si trasmette attraverso questi
nervi, è stato dimostrato che l’assunzione di cannabidiolo nei ratti aiuta a ridurre il
dolore e l’infiammazione [7].
Purtroppo, una revisione degli esperimenti clinici sugli esseri umani
mostra risultati contrastanti
[8].
4. Infiammazione
Anche l’infiammazione associata alla sindrome premestruale potrebbe
rispondere al cannabidiolo.
Ad ogni modo, l’infiammazione è un processo immunologico complesso che
coinvolge numerose reazioni chimiche, cicli di feedback, e varie cellule sia
del sistema immunitario innato che adattivo.
Sarebbero necessarie ulteriori ricerche, in particolare studi in doppio
cieco su gruppi campione più grandi, per vedere se la causa dell’infiammazione durante la sindrome premestruale risponde alle azioni antinfiammatorie del cannabidiolo
[9, 10].
5. Crampi muscolari
La maggior parte della ricerca sul CBD e sui muscoli riguarda il trattamento della spasticità nelle persone affette da sclerosi multipla. Tornando al fatto che il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide e che i muscoli sono controllati dai nervi, è logico pensare che il CBD possa avere un effetto sulla riduzione degli spasmi muscolari [11].
Visto che l’utero ha crampi e spasmi prima e durante il ciclo mestruale,
il CBD, in teoria, potrebbe trattare e ridurre i crampi.
Cosa provoca la SPM?
La sindrome premestruale si verifica prima della fase mestruale (il che
spiega il suo nome). Se non conosci le fasi del ciclo mestruale, non
preoccuparti, le vedremo nel dettaglio tra poco.
I sintomi della SPM di solito iniziano a manifestarsi dopo l’ovulazione,
più o meno una settimana prima del ciclo.
Gli scienziati non sono in grado di dire esattamente perché la
variazione di ormoni causi sintomi
sia psicologici che fisici ,
ma la teoria è che abbia qualcosa a che fare con il legame tra la produzione di
estrogeni e serotonina nel cervello [12].
L’intero ciclo mestruale è una montagna russa di ormoni, che a turno aumentano e poi crollano di nuovo. In pratica è una danza basata su una coreografia ben pensata per preparare il corpo alla gravidanza.
Come i cambiamenti ormonali possono provocare la sindrome premestruale
Il progesterone e
gli estrogeni aumentano, e poi diminuiscono rapidamente dopo l’ovulazione Quando questo
aumento avviene si iniziano a sentire sintomi fisici come la tensione del seno.
Si può pensare a questo come una preparazione del corpo alla gravidanza Poiché gli estrogeni
sono legati alla serotonina, il calo di estrogeni provoca anche un calo di
serotonina I cali di serotonina
(il neurotrasmettitore che ti fa sentire felice) possono dunque causare i
sintomi psicologici
Le 3 fasi del ciclo mestruale
Il ciclo mestruale può essere suddiviso in 3 fasi: follicolare, luteale
e mestruale.
1. Fase follicolare
Le uova si sviluppano in piccoli nidi nelle ovaie chiamate follicoli.
Durante la fase follicolare, il follicolo che alla fine rilascerà un uovo
maturo produce l’ormone estrogeno. Questo follicolo è stimolato da un ormone
ipofisario chiamato ormone follicolo-stimolante (FSH) [13].
L’FSH stimola anche la produzione di un altro ormone della ghiandola
pituitaria chiamato ormone luteinizzante (LH), che fa andare l’uovo in meiosi
(divisione cellulare).
Man mano che i livelli di estrogeni aumentano con la crescita del
follicolo, il rivestimento dell’utero si ispessisce con tessuti e vasi
sanguigni per prepararsi all’impianto di un uovo fecondato e alla gravidanza.
Una volta che l’uovo è maturo, c’è un picco di LH che lo fa rilasciare dal
follicolo; è il momento dell’ovulazione. Ora il corpo è pronto per concepire un
bambino.
I livelli di estrogeni, l’LH e l’FSH iniziano a scendere, mentre il
progesterone inizia ad aumentare perché rilasciato dallo stesso follicolo che
aveva rilasciato l’uovo in precedenza.
2. Fase luteale
Dopo aver raggiunto l’ovulazione durante la fase follicolare, entriamo
nella fase luteale [14].
Qui, gli estrogeni aumentano di nuovo con il progesterone, e il rivestimento dell’utero continua a crescere. Dall’ovaia, l’uovo si sposterà verso l’utero attraverso le tube di Falloppio.
Se c’è fecondazione, si verifica durante questo arco di tempo di 3-4
giorni.
Se non c’è fecondazione, non serve continuare a sostenere il tessuto
altamente vascolarizzato e denso dell’utero (utilizzando molte risorse del
corpo). Il corpo luteo muore, e sia i livelli di estrogeni che quelli di
progesterone diminuiscono nuovamente.
3. Mestruazioni
Le mestruazioni sono il processo
attraverso cui le cellule che rivestono l’utero subiscono la morte cellulare
programmata (apoptosi) e si sfaldano [15].
Il sangue e i tessuti vengono espulsi dalla vagina, e le donne possono
soffrire di crampi, cioè la contrazione dei muscoli uterini che aiutano a far distaccare
il rivestimento uterino.
Segni e sintomi della sindrome premestruale
Dato che qui sono in gioco quattro ormoni diversi, la sindrome
premestruale può presentarsi in vari modi. Non tutte le donne hanno tutti i
sintomi e non tutti i sintomi si verificano ogni mese. Jet lag, sonno, alcol,
fumo e stress possono influenzare la sindrome premestruale.
I sintomi psicologici della sindrome premestruale
I cambiamenti
emotivi che si verificano dopo l’ovulazione, durante la fase luteale, possono
comprendere:
Depressione Tensione Ansia Irritabilità Stanchezza Sensibilità emotiva
I sintomi fisici della sindrome premestruale
Oltre ai cambiamenti d’umore, ci sono anche sintomi fisici…
Questi sintomi
includono:
Tensione mammaria Gonfiore addominale Dolori muscolari e articolari Mal di testa Infiammazione [16] Crampi
Opzioni terapeutiche attuali per la sindrome premestruale
Esistono molti modi per trattare la SPM da lieve a grave, tra cui
farmaci, terapia ormonale, agopuntura, impacchi caldi, integratori e molto
altro.
Ultimamente una delle opzioni più recenti scelta dalle donne è il CBD.
Ci sono poche prove scientifiche per cose come l’agopuntura e la fitoterapia , e la maggior parte dei consigli sembrano essere aneddotici [17]. Anche
l’esercizio fisico, un modo comunemente suggerito per alleviare i sintomi della
sindrome premestruale, ha mostrato risultati incoerenti quando è stato testato.
Alcuni gruppi hanno mostrato un riscontro, mentre altri non hanno mostrato nessuna riduzione significativa del disagio [18].
Le opzioni ormonali comportano l’assunzione di estradiolo e/o pillole di
progesterone per regolare meglio le fluttuazioni di questi ormoni durante la
fase luteale. Alcuni studi hanno dimostrato che è un metodo efficace , mentre altri non
hanno mostrato alcuna differenza nella riduzione dei
sintomi [19, 20].
Che altro posso fare per alleviare i sintomi della sindrome premestruale?
Oltre ad assumere il CBD, assicurarti di mantenere livelli normali di
serotonina può aiutare ad alleviare i sintomi della sindrome premestruale. Cose
come l’esercizio fisico, dormire bene, mantenere bassi i livelli di stress e
mangiare cioccolato fondente sono tutti modi per assicurarsi che il livello di
serotonina non scenda troppo.
Da ricordare: il CBD e la SPM
Anche se la ricerca sull’uso del cannabidiolo per i sintomi della PMS
richiede ancora ulteriori approfondimenti, la speranza è che questo articolo ti
abbia fornito qualche conoscenza in più sulle cause della sindrome premestruale
e su come il CBD può essere usato per ridurne i sintomi.
Sappiamo che il CBD non tratta direttamente tutti gli aspetti della
sindrome premestruale. Tuttavia, grazie all’assunzione di CBD alcuni sintomi
come crampi, ansia e dolore possono in qualche modo essere ridotti.
A differenza di altre condizioni, i sintomi della SPM e la loro gravità
variano di mese in mese in base al livello di stress e di altre questioni della
vita su cui non abbiamo controllo, e che possono presentarsi inaspettatamente.
Perciò, anche se è impossibile eliminare del tutto la sindrome premestruale,
visti i suoi stretti legami con ormoni riproduttivi fluttuanti, possiamo
prendere di mira determinati sintomi uno alla volta.
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