CBD Totale: | 300 - 4000 mg |
Potenza: | 10 - 133 mg/ml |
Costo per mg di CBD: | 0,07$ - 0,17$ |
Tipo di estratto: | Isolato |
L’aterosclerosi comporta l’infiammazione e l’indurimento delle arterie, il che provoca malattie cardiache. Le cardiopatie costituiscono una delle principali cause di morte. Come si può usare il CBD per alleviare i sintomi?
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, negli ultimi 15 anni le malattie cardiovascolari sono state la principale causa di morte nel mondo sviluppato.
L’aterosclerosi (l’indurimento patologico delle arterie) è una delle principali cause scatenanti delle malattie cardiovascolari.
Il CBD sta diventando velocemente un’alternativa di trattamento popolare per questa condizione, grazie alla connessione tra il sistema endocannabinoide e il sistema cardiovascolare.
Quindi, il CBD previene l’aterosclerosi? Come funziona? Cosa dice la ricerca?
Andiamo dritti al punto.
Grazie al suo profilo antinfiammatorio, il CBD offre potenti benefici per l’aterosclerosi.
Questo perché l’aterosclerosi stessa è una malattia infiammatoria. Gli strati interni del sistema arterioso si danneggiano e si infiammano. L’infiammazione a lungo termine cambierà la struttura delle arterie.
Se questi cambiamenti continuano a verificarsi per troppo tempo, diventano permanenti. Perciò, per ottenere i migliori risultati è importante fermare o rallentare il processo in anticipo.
Tutte queste cause sono profondamente collegate (quando una peggiora, peggiorano tutte). Trattare la condizione implica affrontare tutti questi sintomi contemporaneamente. Il CBD offre un’interessante alternativa di trattamento per questa patologia, perché elargisce effetti benefici su tutti questi sintomi, sia direttamente che indirettamente [13].
Il trattamento dell’aterosclerosi dipende da diversi sistemi di organi. Cercare di arrestare la progressione della malattia attraverso uno solo di questi percorsi porterà probabilmente al fallimento. I trattamenti di maggior successo derivano da approcci multipli.
I composti contenuti nella pianta di cannabis (compresi THC e CBD) potrebbero rappresentare delle eccellenti alternative di trattamento per questa malattia. Potrebbero affrontare contemporaneamente più cause della patologia.
L’aterosclerosi implica un graduale accumulo di depositi di grasso, calcio, colesterolo e coaguli di globuli rossi sulle pareti delle arterie. Col passare del tempo queste placche si ossidano e si induriscono, causando dei blocchi e la riduzione del flusso sanguigno.
L’aterosclerosi si sviluppa gradualmente nel corso di molti anni. Alla fine può portare ad attacchi di cuore, ictus e morte.
Sono 3 i cambiamenti importanti che si verificano quando si sviluppa l’aterosclerosi [6]:
L’aterosclerosi non ha una singola causa: si tratta di una combinazione di fattori che include le scelte alimentari, le abitudini di vita (come la mancanza di esercizio fisico o il fumo) e fattori genetici.
Ci sono alcuni marcatori genetici chiave che i medici usano per valutare le probabilità che una persona sviluppi l’aterosclerosi. Questi geni sono coinvolti nella regolazione del metabolismo dei grassi, nella produzione di colesterolo e nella regolazione dello zucchero nel sangue.
Esistono diverse teorie su come si sviluppa l’aterosclerosi, e i ricercatori stanno ancora lavorando per comprendere questo processo in modo più dettagliato.
La teoria principale è che gli alti livelli di zucchero nel sangue, il fumo e il basso consumo di antiossidanti portano a un danno ossidativo che provoca danni alle pareti arteriose. Nel corso del tempo le arterie diventano più rigide, il che provoca delle rotture nelle loro pareti dovute alla forza generata dal cuore.
Il colesterolo si deposita in queste brecce mentre il corpo cerca di guarire il danno, che può estendersi nel corso del tempo. I coaguli di sangue e i depositi di calcio iniziano ad accumularsi su queste placche di colesterolo, provocando il restringimento delle arterie.
Il CBD potrebbe offrire diversi benefici alle persone con aterosclerosi: può fornire supporto antiossidante, ridurre l’infiammazione delle pareti arteriose, favorire la funzionalità epatica abbassando i livelli di colesterolo e regola i livelli di zucchero nel sangue. Inoltre supporta il sistema endocannabinoide, che è un protagonista importante della regolazione dell’omeostasi in tutto il corpo, così come nel sistema cardiovascolare.
Tutte queste azioni possono combinarsi elargendo effetti benefici sul sistema cardiovascolare e rallentando lo sviluppo dell’aterosclerosi.
Sono due i tipi di recettori endocannabinoidi coinvolti nel sistema cardiovascolare che dobbiamo conoscere [2]:
Il sistema endocannabinoide è un insieme di recettori simili disseminati in tutto il corpo. Questo sistema è molto complesso ed è coinvolto in differenti funzioni degli organi.
Ci sono due endocannabinoidi principali nel corpo che regolano questi effetti.
L’anandamide attiva i recettori endocannabinoidi. È prodotta da un enzima conosciuto come come NAPE-PLD (fosfolipasi selettiva di tipo D) e viene scomposta da un altro enzima noto come amide idrolasi degli acidi grassi (FAAH) [4].
Ciò è importante perché la maggior parte degli effetti del CBD sul sistema endocannabinoide derivano dalla sua capacità di inibire la FAAH (impedendo la scomposizione dell’anandamide).
Il 2-AG ha effetti molto simili a quelli del CBD. È usato per regolare i livelli di anandamide controllando quanto velocemente si esaurisce.
Questo endocannabinoide è prodotto dall’enzima DAG lipasi sn1 selettiva, ed è scomposto dalla FAAH, proprio come l’anandamide [4].
Il CBD non si lega direttamente ai recettori CB1, ma previene l’esaurimento del nostro endocannabinoide primario, l’anandamide, che è ciò che deve succedere affinché questi recettori si attivino.
I recettori CB1 si trovano principalmente nel sistema nervoso centrale, ma anche in altre parti del corpo. Bloccare questi recettori riduce l’appetito, stabilizza lo zucchero nel sangue, e riduce l’infiammazione [9].
Analogamente, il CBD non si lega direttamente ai recettori CB2. Invece, aumenta i livelli di anandamide, il principale regolatore dell’attività dei recettori CB2.
I recettori CB2 si trovano principalmente nei tessuti immunitari, oltre che nel resto del corpo e nel cervello. Essi regolano l’attività immunitaria e favoriscono la funzione di organi come il pancreas, la milza e il fegato (tutti implicati nei processi che portano all’aterosclerosi).
Il CBD non interagisce solo con il sistema endocannabinoide, ma ha anche a che fare con i recettori del dolore, della serotonina e dell’adenosina. Tutti questi effetti portano un beneficio generale alle persone che soffrono di aterosclerosi.
Nome del recettore | Effetto | Effetto sull’aterosclerosi | Riferimento |
Adenosina (A2) | Inibisce la ricaptazione | Riduce la pressione sanguigna e migliora la contrattilità cardiaca | 3 |
Recettori vanilloidi del dolore (TRPV1, TRPV2, TRPV3) | Stimola | Riduce la pressione sanguigna | 5 |
Recettori 5-HT1A (della serotonina) | Inibisce | Riduce l’appetito per promuovere la perdita di peso e regolare i livelli di zucchero nel sangue | 3 |
FAAH | Inibisce | Aumenta l’anandamide e il 2-AG | 4 |
Recettori μ-oppioidi | Stimola | Riduce il dolore aterosclerotico | 17 |
PPAR-γ | Stimola | Regola lo zucchero nel sangue e il metabolismo dei grassi | 11 |
Negli studi animali la prevenzione dell’esaurimento di anandamide porta a una diminuzione della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca e della resistenza vascolare (un metro di misura della rigidità arteriosa) [10].
Un articolo di revisione ha indagato il modo in cui il CBD e il THC riescono a ridurre efficacemente i processi patologici che portano all’aterosclerosi. I ricercatori dello studio dichiararono che i benefici principali derivano dal THC, e dalla sua attività sui recettori CB2 associati al sistema immunitario (quindi dai benefici anti-infiammatori) [1].
(Fonte immagine: Mach & Stevens., 2008 [2])
La dose di CBD può variare di tanto da una persona all’altra, perciò è importante iniziare con poco e aumentare gradualmente col tempo, per vedere che effetti ha individualmente.
Studi animali hanno dimostrato che un’integrazione a basso dosaggio di cannabinoidi (1 mg/kg al giorno) comporta un rallentamento notevole dell’aterosclerosi [18].
Queste dosi corrispondono all’intervallo di dosaggio tra media e alta intensità nella seguente tabella.
Per l’aterosclerosi, consigliamo di iniziare da una dose a bassa intensità (in base al peso) e aumentare lentamente fino all’intensità media o alta. È importante assumere la dose ogni giorno per ottenere i massimi benefici. L’aterosclerosi è una malattia progressiva, che impiega molti anni a svilupparsi. La sua prevenzione, quindi, deve durare molti anni per essere efficace.
Peso (kg) | Bassa intensità | Media intensità | Alta intensità |
---|---|---|---|
45 kg |
10 mg |
30 mg |
60 mg |
57 kg |
13 mg |
38 mg |
75 mg |
68 kg |
15 mg |
45 mg |
90 mg |
79 kg |
17 mg |
52 mg |
105 mg |
90 kg |
20 mg |
60 mg |
120 mg |
102 kg |
22 mg |
67 mg |
135 mg |
113 kg |
25 mg |
75 mg |
150 mg |
L’aterosclerosi è una condizione cronica che ha serie conseguenze sulla salute. Questa malattia implica l’infiammazione e il graduale indurimento delle arterie in tutto il corpo. A lungo andare, ciò può provocare alta pressione sanguigna e nell’accumulo di placche di colesterolo, che possono provocare infarto o ictus.
Il CBD potrebbe essere un integratore utile per l’aterosclerosi grazie agli effetti antinfiammatori, regolatori della glicemia e antiossidanti, che dispensa a favore del sistema cardiovascolare. Può essere utile per affrontare alcune cause scatenanti dell’aterosclerosi, ad esempio l’insulino-resistenza/diabete, la malattia da fegato grasso, l’obesità e la pressione alta. Questi effetti potrebbero permette al CBD di rallentare lo sviluppo della malattia per lunghi periodi (da mesi a anni).