Scroll to top
Basato su prove

CBD e perdita di peso: ricerca e conoscenze attuali

Circa 2 persone su 3 sono in sovrappeso o obese. L’olio di CBD offre una serie di benefici unici che possono aiutare a liberarsi di qualche chilo di troppo e proteggere il corpo dall’impatto negativo che l’obesità ha su di esso. Scopri come funziona e come potresti riuscire a usare il CBD per sostenere i tuoi obiettivi di perdita di peso.

Scritto da
Justin Cooke ,

Secondo il National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES), in America 2 persone su 3 sono sovrappeso.

L’olio di CBD è recentemente diventato un promettente integratore per la perdita di peso.

Quest’olio controverso può davvero offrire i benefici di dimagrimento promessi? Il nostro verdetto: sì, ma non direttamente. Il CBD agisce attraverso altri sistemi del corpo per restituire uno stato di salute ideale, il che include il peso corporeo.

Qui, esaminiamo il CBD e come può essere usato per potenziare il tuo programma di perdita di peso insieme ad altri cambiamenti dell’alimentazione e dello stile di vita.

  • Indice

Introduzione al sistema endocannabinoide

Il sistema endocannabinoide (abbreviato ECS) è un insieme di ormoni/neurotrasmettitori specializzati a base di acidi grassi, che aiutano a regolare la comunicazione tra una varietà di parti diverse del sistema nervoso.

È usato per regolare molti tessuti diversi nel corpo, tra cui i sistemi neurologici, metabolici e immunitari.

Solo negli ultimi anni gli scienziati hanno iniziato a scoprire le numerose funzioni che questo sistema ha nel corpo e come i cannabinoidi della marijuana e delle piante di cannabis sono in grado di sfruttare questo sistema a nostro vantaggio.

Cos’è il CBD?

Il CBD è solo uno di circa 80 cannabinoidi. Si tratta di un gruppo di sostanze chimiche contenute quasi esclusivamente nella famiglia delle piante di cannabis (Cannabaceae).

Per classificarsi come un cannabinoide, la sostanza deve interagire in qualche modo con il nostro sistema endocannabinoide.

Nella pianta di cannabis, ci sono due cannabinoidi che compongono la maggior parte dei costituenti della pianta: il CBD (cannabidiolo) e il THC (tetraidrocannabinolo).

Altri cannabinoidi includono:

  • Il cannabicromene (CBC)
  • Il cannabigerolo (CBG)
  • Il cannabinolo (CBN)
  • La cannabigerovarina (CBGV)
  • La cannabidivarina (CBDV)
  • La tetraidrocannabivarina (THCV)

Ogni cannabinoide ha effetti leggermente diversi, ma tutti possono interagire in qualche modo con il sistema endocannabinoide.

Quando si parla di dimagrimento, il più importante da considerare è il CBD.

Il cannabidiolo (CBD) è il cannabinoide predominante negli oli di cannabis derivati dalla canapa, ma costituisce anche una grande parte degli oli alla marijuana che possono o meno contenere il componente psicoattivo, il THC.

Il CBD influisce sulla perdita di peso in 3 modi principali:

  1. Supporta i nostri mitocondri e la nostra salute metabolica
  2. Normalizza i livelli di insulina per favorire la combustione dei grassi
  3. Riduce l’appetito diminuendo l’assunzione calorica

Di seguito vedremo nel dettaglio ognuna di queste funzioni.

Noi preferiamo gli estratti a spettro completo

Il CBD è uno strumento eccellente per affrontare i problemi legati all’obesità e promuovere la perdita di peso nelle persone in sovrappeso, ma non può farlo da solo.

Ci sono oltre 200 sostanze chimiche differenti nella pianta di cannabis, e tutte sono importanti.

Anche se il CBD offre la maggior parte dei benefici e si è rivelato favorire il dimagrimento da solo, le altre sostanze chimiche contenute nella pianta lo rendono ancora più efficace.

Alcune, come i terpeni presenti nell’olio essenziale della pianta, aiutano il CBD ad essere assorbito dal tratto intestinale, a superare la barriera emato-encefalica, o a rallentare l’esaurimento del CBD per azione del fegato.

Chiamiamo questo processo effetto entourage, perché sia ​​il CBD che il THC sono molto più forti quando hanno al seguito gli altri terpeni, flavonoidi e cannabinoidi.

Questo è il motivo per cui preferiamo sempre usare un estratto a spettro completo per la perdita di peso.

Puoi trovare isolati di CBD che promettono concentrazioni più elevate di CBD rispetto ai prodotti a spettro completo, ma questi non funzionano altrettanto bene come gli estratti che contengono tutto l’entourage.

Come funziona il CBD per la perdita di peso?

Come abbiamo già detto, ci sono 3 modi principali in cui il CBD può favorire il dimagrimento.

Esaminiamoli ognuno in dettaglio e vediamo come funziona.

1. Supporta la salute mitocondriale e metabolica

Forse ti ricorderai dalle lezioni di biologia di terza media che i mitocondri sono la centrale energetica della cellula.

È la parte della cellula responsabile della conversione di zuccheri, grassi e persino proteine in energia utilizzabile dalla cellula.

I mitocondri pigri ci fanno ingrassare

Quando il funzionamento dei nostri mitocondri non è ottimale, il che può accadere per una serie di motivi diversi, diventa più difficile fornire al corpo l’energia di cui ha bisogno e persino più difficile perdere peso extra.

Quello che succede qui è che il corpo assorbe molta energia dal nostro cibo, ma le nostre cellule hanno difficoltà a trasformare quell’energia in una forma che possiamo usare.

Per evitare che troppi zuccheri e grassi si accumulino nel flusso sanguigno, il fegato li converte quasi tutti in grasso che immagazzina per poterlo utilizzare in un secondo momento.

Questo ci fa sentire stanchi e grassi.

Il CBD e i mitocondri

Il CBD offre alcuni benefici unici aumentando sia il numero che l’attività dei mitocondri.

Come fa a farlo, ti chiedi?

Lascia che ti spieghi.

Il nostro corpo si sforza di mantenere l’equilibrio di tutte le sue funzioni, compreso il metabolismo. I complessi cicli di feedback negativi dalle cellule adipose (gli adipociti), dalle ghiandole tiroidee e dall’ipotalamo nel cervello lavorano tutti insieme per assicurarci di avere sempre la giusta quantità di energia a disposizione.

Se non ne abbiamo abbastanza, diventiamo deboli. Se ne abbiamo troppa, possiamo sviluppare altri problemi come la malattia del fegato grasso, diabete o malattie cardiache.

I mitocondri sono una parte fondamentale del sistema metabolico, ma sono troppo piccoli per adattarsi a questo sistema da soli. È qui che entra in gioco il sistema endocannabinoide.

L’ECS elargisce i suoi effetti all’interno della cellula, per regolare il livello di attività dei mitocondri.

Quando non lavorano abbastanza duramente, l’ECS li rimette in riga. Quando lavorano troppo, producendo più energia del necessario, l’ECS gli dice di prendersi il giorno libero e rallentare la produzione.

Questo ci mantiene in equilibrio metabolico, noto anche come omeostasi.

Quando prendiamo il CBD, stiamo essenzialmente aumentando la capacità del sistema endocannabinoide di controllare i mitocondri.

Per gli obesi, questo significa quasi sempre rimettere in forma i mitocondri, trasformando più grassi e zuccheri in energia utilizzabile.

Insieme ad un adeguato esercizio fisico e supporto nutrizionale, ciò può ridurre significativamente l’accumulo di grasso aumentando la velocità con cui lo bruciamo.

Studi recenti hanno dimostrato che il CBD svolge un ruolo modulante chiave nella funzione mitocondriale [2, 3]. Lo fa indirettamente attraverso il ruolo di regolazione generale del sistema endocannabinoide.

2. Normalizza i livelli di insulina per favorire la combustione dei grassi

Ogni volta che mangiamo un pasto, i nutrienti di quel pasto vengono assorbiti attraverso l’intestino e nel sangue.

Quando questi pasti sono fatti di cibi pieni di energia, come cibi ricchi di zuccheri e grassi, il corpo riceve un’ondata di energia nel flusso sanguigno.

Se stiamo anche bruciando una tonnellata di energia, attraverso l’esercizio fisico e un normale metabolismo, questo non è un problema.

Energia che entra = energia che esce.

Tuttavia, con le persone obese, c’è un problema: assumono tantissima energia, ma non la utilizzano. Questo permette a cose come lo zucchero e i grassi di accumularsi nel sangue, il che è molto pericoloso.

Alti livelli di zuccheri e grassi nel sangue sono strettamente collegati a gravi condizioni mediche come cardiopatie, diabete, steatosi epatica e persino il morbo di Alzheimer.

Per mantenere il corpo sano, il fegato interviene convertendo tutto lo zucchero in eccesso in grasso, immagazzinato poi in tutto il corpo.

Conservando questa energia in eccesso sotto forma di grasso, il corpo non subisce troppi danni.

L’unico modo per eliminare il problema è assorbire meno energia e bruciarne di più (meno energia che entra e più energia che esce).

È qui che entrano in gioco cambiamenti di dieta e stile di vita. È ancora questo il modo migliore in assoluto per perdere peso e tenerlo a bada.

Tuttavia, quando il nostro corpo entra in una routine che dura così a lungo, è molto difficile uscirne.

Molte persone, anche dopo aver cambiato alimentazione e aggiunto più esercizio alla loro quotidianità, scoprono di non riuscire più a perdere peso. Dimagriscono molto all’inizio, ma perdere quegli ultimi chili sembra quasi impossibile.

Il problema sta nei livelli di insulina.

Come l’insulina previene la perdita di peso

L’insulina è un ormone rilasciato dal pancreas che trasporta lo zucchero nelle cellule, dove viene convertito in energia.

Mangiando cibi ad alto contenuto di zuccheri per tanti anni, i livelli di insulina aumentano gradualmente. Chiamiamo questo processo iperinsulinemia.

Anche quando cambiamo dieta e stile di vita, i livelli di insulina possono rimanere alti.

La cosa importante da considerare è che quando i livelli di insulina sono alti nel sangue, non possiamo bruciare grassi.

Questo succede perché l’insulina aumenta l’assorbimento degli acidi grassi, favorisce la sintesi lipidica, e interrompe la scomposizione dei grassi. Questo porta all’immagazzinamento totale dell’energia.

È qui che entra in gioco il CBD.

CBD e insulina

In un ampio studio che coinvolgeva circa 4700 pazienti affetti da malattia metabolica, è stato rilevato che il CBD e l’uso di marijuana offrivano una riduzione del 17% dell’insulina a digiuno [4].

Questo è importante perché se riusciamo a ridurre i livelli di insulina, diventa molto più facile perdere gli ultimi chili in eccesso.

Questi effetti sono estremamente preziosi anche per gli obesi, poiché aiutano a stabilizzare i livelli di insulina e avviano il processo di riduzione del peso a livelli sani.

Questa è forse l’attività più vantaggiosa fornita dall’olio di CBD per l’obesità a lungo termine.

È importante notare che, sebbene il CBD sia considerato il principale cannabinoide che conferisce questi effetti, esso funziona meglio in un estratto a spettro completo, piuttosto che negli isolati di CBD.

Noi consigliamo sempre di provare un estratto di canapa a spettro completo di alta qualità per supportare i livelli di insulina e il dimagrimento.

3. Riduce l’appetito diminuendo l’assunzione calorica

Uno dei fattori principali che portano all’obesità è il nostro appetito.

Il nostro corpo si è evoluto in un ambiente in cui il cibo era difficile da trovare, quindi dovevamo assicurarci di averne assorbito abbastanza per sopravvivere ai periodi in cui non ce n’era.

Nel mondo moderno, questo processo ha iniziato a ritorcersi contro di noi.

Abbiamo sempre un appetito elevato, ma il cibo è sempre facilmente disponibile. Questo ci fa arrivare all’obesità troppo facilmente.

Pertanto, uno dei modi migliori per dimagrire e raggiungere un peso sano è frenare il più possibile l’appetito.

Il CBD è uno strumento eccellente per questo obiettivo.

Potresti pensare:

“Ma la marijuana ci fa venire fame, ci fa venire voglie improvvise”.

Questo è vero, ma è dovuto al THC, non al CBD.

L’uso di marijuana psicoattiva stimola l’appetito, ma l’olio di CBD che contiene solo minuscole quantità di questo particolare cannabinoide ha in realtà l’effetto opposto.

Il THC è considerato uno stimolante dell’appetito, mentre il CBD è considerato un soppressore dell’appetito.

Funziona migliorando la sensibilità dell’ipotalamo, la regione del cervello responsabile del controllo di quasi tutta l’omeostasi, compresi i livelli di fame.

Quando compri un olio di CBD per promuovere il dimagrimento, assicurati di acquistare qualcosa che includa principalmente CBD, e solo piccole quantità di THC, per evitare di provocare l’effetto opposto e aumentare i livelli di fame.

Come usare il CBD per perdere peso

Ora che abbiamo approfondito come il CBD aiuta a dimagrire, parliamo di come usarlo in modo efficace.

Come accennato, devi assicurarti di utilizzare un estratto di canapa a spettro completo anziché un isolato di CBD o qualcosa che contiene quantità elevate di THC.

Una volta che hai trovato un buon olio di CBD, è il momento di capire la dose giusta.

Abbiamo recentemente redatto una guida al dosaggio dell’olio di CBD per aiutarti a capire la dose giusta per iniziare.

Non si può perdere peso nell’arco di un giorno, diversamente da ciò che promettono le pubblicità in tarda serata.

Il trucco per perdere peso è pensarlo come un cambiamento di stile di vita a lungo termine. Non aspettarti di perdere 10 chili in una settimana, e neanche nella settimana dopo. Vai con calma, e rendi i cambiamenti permanenti.

Diminuire i carboidrati raffinati e i cibi trasformati, e mangiare più verdure, darà un contributo importantissimo per perdere quei chili di troppo.

Inoltre, aggiungere un minimo di 30 minuti di esercizio moderato al giorno ti aiuterà a bruciare l’energia inutilizzata e a bruciare i grassi.

Dovresti assumere l’olio di CBD ogni giorno per iniziare a condizionare l’appetito e far tornare i mitocondri ai livelli sani. La maggior parte degli utenti sostiene che ci vogliono circa 2 settimane di uso regolare prima di iniziare davvero a vedere e sentire i benefici dell’olio di CBD sull’obesità.

Riferimenti

  1. Vemuri, V. K., Janero, D. R., & Makriyannis, A. (2008). Pharmacotherapeutic targeting of the endocannabinoid signaling system: drugs for obesity and the metabolic syndrome. Physiology & behavior, 93(4-5), 671-686.
  2. Ryan, D., Drysdale, A. J., Lafourcade, C., Pertwee, R. G., & Platt, B. (2009). Cannabidiol targets mitochondria to regulate intracellular Ca2+ levels. Journal of Neuroscience, 29(7), 2053-2063.
  3. Tedesco, L., Valerio, A., Dossena, M., Cardile, A., Ragni, M., Pagano, C., … & Nisoli, E. (2010). Cannabinoid receptor stimulation impairs mitochondrial biogenesis in mouse white adipose tissue, muscle, and liver: the role of eNOS, p38 MAPK, and AMPK pathways. Diabetes.
  4. Penner, E. A., Buettner, H., & Mittleman, M. A. (2013). The impact of marijuana use on glucose, insulin, and insulin resistance among US adults. The American journal of medicine, 126(7), 583-589.
  5. Morgan, C. J., Freeman, T. P., Schafer, G. L., & Curran, H. V. (2010). Cannabidiol attenuates the appetitive effects of Δ 9-tetrahydrocannabinol in humans smoking their chosen cannabis. Neuropsychopharmacology, 35(9), 1879.

Patologie che rispondono al Cannabidiolo