CBD Totale: | 300 - 4000 mg |
Potenza: | 10 - 133,3 mg/ml |
Costo per mg di CBD: | 0,07$ - 0,17$ |
Tipo di estratto : | Isolato |
Nuove emozionanti ricerche stanno rivelando la potente capacità del CBD di accelerare la guarigione della frattura e preservare la densità ossea.
Le stime suggeriscono che oltre 200 milioni di persone in tutto il mondo soffrono di osteoporosi [1].
Secondo la Fondazione Internazionale per l’Osteoporosi, il disturbo è responsabile di uno sconcertante numero di 8,9 milioni di fratture ossee all’anno, ovvero c’è una frattura osteoporotica circa ogni 3 secondi [2].
Spesso è definita la “malattia silenziosa”: molte persone non si rendono conto di averla fin quando si verifica una frattura.
Le fratture ossee non solo sono dolorose, ma possono limitare gravemente i movimenti e la qualità della vita, in particolare nei pazienti più anziani.
Recentemente, la ricerca ha identificato la capacità del cannabidiolo, ovvero il CBD (un componente attivo della Cannabis sativa), di gestire efficacemente l’osteoporosi.
In questo articolo discuteremo dell’osteoporosi, delle attuali opzioni di trattamento e della ricerca scientifica che indaga come il CBD può essere d’aiuto.
Osteoporosi significa “ossa porose”. Implica ossa fragili. La debolezza delle ossa comporta un maggiore rischio di fratture per le persone affette.
Man mano che le ossa si assottigliano, anche una banale caduta o un urto possono causare gravi lesioni.
Le donne di mezza età hanno il rischio più alto. Tuttavia, anche gli uomini possono esserne colpiti.
La preoccupazione maggiore di molte persone quando si parla di osteoporosi è l’alto rischio di frattura ossea. Una frattura è una rottura totale o parziale di un osso.
Si stima che dopo i 50 anni, il 50% delle donne e il 20% degli uomini avranno una frattura legata all’osteoporosi nel corso della vita [1].
Con l’osteoporosi, le ossa più comunemente colpite sono l’anca, i polsi e la colonna vertebrale. Queste rotture possono provocare problemi di dolore cronico e mobilità.
Nell’osteoporosi si verifica un assottigliamento dell’osso corticale, una riduzione della densità ossea e della struttura dell’osso spugnoso. La menopausa è una delle principali cause della patologia.
Il tessuto osseo si rompe e si ricostituisce in continuazione. È un ciclo regolare (che si verifica su base giornaliera e mensile) influenzato da fattori come l’ora del giorno, l’alimentazione e la stagione.
Le cellule specializzate all’interno delle ossa chiamate osteoblasti e osteoclasti sono fondamentali in questi cicli nelle ossa sane. Dalla nascita all’adolescenza avviene più generazione che demolizione di ossa.
Alla fine dell’adolescenza la crescita ossea è completata. Dalla metà alla fine dei 20 anni si raggiunge il massimo della massa ossea.
Gli ormoni sessuali, gli estrogeni e il testosterone, hanno un ruolo importante nel mantenere l’osso sano sia negli uomini che nelle donne.
Nella menopausa, quando i livelli di estrogeni diminuiscono, l’equilibrio degli ormoni che stavano lavorando per controllare la densità ossea comincia a crollare. Il risultato è un’accelerazione della perdita ossea. Le donne possono perdere fino al 10% della massa ossea totale entro i primi cinque anni della menopausa.
Non ci sono sintomi specifici dell’osteoporosi: in genere il primo segno è una frattura ossea. Esistono comunque altri sintomi, ma possono essere difficili da identificare.
Altri segni e sintomi possono includere:
Se c’è una sospetta osteoporosi, molto probabilmente il tuo medico ti farà fare una semplice scansione della densità ossea.
Questa scansione si usa per misurare la densità minerale ossea (BMD). Di solito si esegue utilizzando un’assorbimetria a raggi X a doppia energia (DEXA). Si tratta di un processo non invasivo in cui, per 10-15 minuti, un macchinario passa sul tuo corpo mentre stai steso su un tavolo.
La scansione della densità ossea fornirà un T-score e uno Z-score, usati per determinare il rischio di sviluppare una frattura e se sono necessari ulteriori test.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il tuo T-score si classifica nella maniera seguente:
Si possono inoltre eseguire le seguenti procedure per determinare lesioni ossee o fratture causate dall’osteoporosi:
La radiografia dell’osso serve a mostrare immagini utili nella diagnosi delle fratture, a volte risultanti dall’osteoporosi.
Una tac della colonna vertebrale serve a valutare l’allineamento e le fratture. Si può usare anche per misurare la densità ossea e determinare la probabilità che si verifichino fratture vertebrali.
Una risonanza magnetica della colonna vertebrale serve a valutare le fratture vertebrali per verificare la presenza di malattie sottostanti, come il cancro, e a determinare a quando risale frattura.
A seconda della gravità dell’osteoporosi e del rischio di fratture ossee, il medico può raccomandare cambiamenti di stile di vita per rafforzare le ossa.
Questi cambiamenti possono aiutare a garantire che uomini e donne prendano provvedimenti per prevenire il rischio di sviluppare osteoporosi.
Ad ogni modo, se l’osteoporosi è più avanzata, i soli cambiamenti dello stile di vita potrebbero non essere sufficienti per aiutarti a rafforzare le ossa.
I farmaci da prescrizione rappresentano cure standard nel trattamento dell’osteoporosi accertata. Il loro scopo è aumentare la formazione di nuovo osso o rallentarne il processo di rottura.
Tuttavia, ogni medicinale presenta una serie di rischi ed effetti collaterali.
I bifosfonati stimolano la densità ossea rallentando la scomposizione delle cellule. Possono essere assunti in combinazione con integratori di vitamina D e calcio.
I SERM simulano gli estrogeni corporei, riducendo la perdita ossea e aumentandone la formazione.
Si tratta di un’iniezione somministrata due volte l’anno sotto pelle. Rallenta la degradazione dell’osso, producendo una maggiore densità minerale ossea e di conseguenza meno fratture. È spesso usato come alternativa ai bifosfonati.
I medici prescrivono la TOS alle donne in menopausa quando c’è un calo dei livelli di estrogeni, che aumenta il rischio di osteoporosi. Tuttavia, la terapia ormonale sostitutiva non è più raccomandata per lunghe routine, per via dei maggiori rischi associati all’uso a lungo termine.
Quando i livelli di testosterone sono bassi negli uomini, vengono iniettate dosi di testosterone per migliorare la densità ossea.
Per fortuna, esiste un trattamento naturale e sicuro sotto forma di CBD.
Ecco come funziona.
I due principali cannabinoidi contenuti nella cannabis, il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD), influenzano entrambi il nostro sistema endocannabinoide (ECS), ma con effetti molto diversi.
Il THC attiva i nostri recettori endocannabinoidi: uno dei suoi principali effetti collaterali è una forte sensazione di euforia. Ecco perché il THC ci fa sentire “sballati”.
Il CBD è il principale composto non psicoattivo della cannabis. Non attiva direttamente i recettori endocannabinoidi, ma dà uno stimolo ai nostri endocannabinoidi naturali (l’anandamide e il 2-AG). Li aiuta a funzionare in modo più efficace.
L’ECS è una complessa rete di recettori ed enzimi metabolizzanti che funge da importante sistema di regolazione, perché riceve e traduce i segnali di questi cannabinoidi.
Il compito dell’ECS è promuovere l’omeostasi, influenzando molti processi fisiologici come l’appetito, il sonno, la percezione del dolore, l’infiammazione e la funzione cognitiva.
Nell’ultimo decennio si è scoperto che lo scheletro ha il proprio ECS, responsabile della regolazione del rimodellamento osseo e della massa ossea [3].
Una nuova ricerca sta attualmente rivelando che le cellule ossee esprimono i recettori cannabinoidi ed endocannabinoidi metabolizzando enzimi [4], il che significa che fanno parte del vasto sistema cellulare regolato dal sistema endocannabinoide.
Attraverso questo sistema, il CBD svolge un ruolo importante nella regolazione del rimodellamento e della massa ossea.
La ricerca ha scoperto che il CBD sembra migliorare la crescita e il rafforzamento delle ossa attraverso l’accelerazione della formazione di osteoblasti.
I ricercatori ritengono che gli osteoclasti, le cellule che distruggono l’osso, possiedano un recettore cellulare che, una volta attivato, accelera la perdita e la degenerazione ossea. Questo recettore è conosciuto come GPR55. È stato dimostrato che il CBD blocca specificamente la sua attivazione, riducendo l’attività osteoclastica [5].
Inoltre, in un recente studio in Israele è stato somministrato CBD, o una combinazione di THC e CBD, ai topi. Lo studio ha rivelato che la sola somministrazione di CBD ha effetti significativi sulla guarigione delle fratture, con aumento della forza e della robustezza ossea dovuta alla stimolazione della Lisil Idrossilasi (enzima coinvolto nella guarigione ossea) [5].
Questa ricerca ci ha dato una visione più profonda di come il CBD influenza il corpo e offre un interessante potenziale per ulteriori ricerche.
Il CBD può avere un ruolo terapeutico nell’infiammazione e nella guarigione. È stato a lungo utilizzato da persone con dolore cronico e offre un’alternativa ai farmaci antidolorifici priva di potenziale d’abuso.
Molti pazienti hanno riferito di aver sostituito gli antidolorifici da prescrizione con il CBD, avendo appurato che il suo uso può aiutare nel trattamento di mal di testa, disturbi mentali, insonnia, artrite e altre patologie da dolore cronico [6].
La chiave è iniziare con poco e procedere lentamente.
Al momento, non esistono linee guida di dosaggio standardizzate per l’uso di CBD. L’olio di CBD può essere fornito in molte intensità diverse. Poiché i prodotti variano molto, è importante leggere l’etichetta del prodotto specifico che utilizzi.
L’olio di CBD può essere disponibile in forma di gocce da assumere per via orale, pillole, capsule, tè o pastiglie. Le concentrazioni variano moltissimo, così come la preparazione dei prodotti e i metodi di assunzione.
Siccome ognuno di noi metabolizza il CBD in modo diverso, il dosaggio individuale sarà diverso da persona a persona. Noi consigliamo di iniziare con una piccola dose, ad esempio 25 mg al giorno, e vedere come reagisci, aumentando gradualmente di 5-10 mg al giorno.
Potrebbero volerci diversi tentativi per capire la dose giusta per te.
Tieni un diario giornaliero di dosaggi, tempi e sintomi. Questo ti aiuterà a trovare la dose personale ideale.
Il CBD è sicuro, anche con dosi più alte.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’olio di CBD, allo stato puro, non causa danni e non ha il potenziale di abuso (anche con dosi elevate) [7].
Tuttavia, la qualità e il metodo di preparazione sono importanti. Le ricerche che abbiamo discusso in questo articolo si basavano sull’utilizzo di CBD di alta qualità privo di contaminanti e additivi artificiali.
L’osteoporosi può essere una malattia debilitante, e la paura di una frattura può avere un effetto significativo sullo stile di vita e sulla mobilità.
Anche se non esiste una cura, ci sono buoni motivi per pensare che il CBD possa essere un trattamento efficace per l’osteoporosi, rallentando la progressione della malattia e alleviando il dolore.
Sono tempi davvero eccitanti, specialmente quando vediamo che il CBD e la ricerca clinica sono ancora agli inizi per quanto riguarda l’uso per la riduzione della perdita e della frattura ossea.
Sulla base di queste informazioni, il CBD è considerato un trattamento terapeutico sicuro, efficace e naturale per l’osteoporosi.