Hai domande sul CBD? Non sei l’unico. Riceviamo dozzine di domande via email tutti i giorni, e abbiamo creato una lista di quelle più frequenti per aiutarti.
La gente si affida al CBD per la sua lunga lista di benefici sulla salute, ma questo semplice cannabinoide ha così tante sfumature.
Qui sotto rispondiamo alle domande più frequenti dei nostri lettori sul CBD. Se hai domande specifiche a cui vorresti risposta, assicurati di mandarci un messaggio tramite la nostra pagina di contatti così possiamo venirne a capo insieme.
Ora, iniziamo.
CBD è l’abbreviazione di cannabidiolo. È un cannabinoide non psicoattivo, nonché l’agente terapeutico principale contenuto nella pianta di cannabis. Può essere usato per supportare una varietà di sintomi e patologie diverse, tra cui epilessia, ansia, dolore, infiammazione e scarsa funzione immunitaria.
Ogni anno vengono rilasciate nuove ricerche sul CBD e i suoi numerosi benefici sul corpo umano, che è ciò che lo ha portato a diventare così popolare negli ultimi anni come integratore per la salute.
I cannabinoidi sono una classe di sostanze chimiche che interagiscono con il nostro sistema endocannabinoide.
Esistono tre tipi principali di cannabinoidi:
Il corpo produce due endocannabinoidi primari (anandamide e 2-AG), la pianta di cannabis produce circa 113 fitocannabinoidi diversi, ed esistono migliaia di cannabinoidi sintetici.
Sebbene tutti i cannabinoidi interagiscano in una certa misura con il sistema endocannabinoide, ognuno ha un insieme unico di caratteristiche e di effetti sul corpo umano.
I terpeni sono piccoli composti volatili presenti in tutto il mondo vegetale. La maggior parte delle piante che associamo ad un aroma deve questo effetto al contenuto di terpeni.
Pini, agrumi, rose e cannabis sono tutti noti per l’alto contenuto di terpeni, che è ciò che conferisce a ogni pianta il caratteristico aroma. Alcuni di questi terpeni sono condivisi da piante che non hanno parentela.
Ad esempio, la cannabis ha alcuni terpeni uguali a quelle di altre specie di piante, tra cui pino, lavanda, eucalipto, noce moscata, menta e altre ancora, che hanno così lo stesso tocco aromatico.
I terpeni offrono benefici terapeutici propri, perciò conferiscono alla pianta di cannabis, nel suo insieme, effetti medicinali aggiuntivi. Alcuni terpeni migliorano l’assorbimento di altre molecole attraverso il tratto digestivo, e molti altri sono antinfiammatori, sedativi o antibatterici.
Il sistema endocannabinoide è un regolatore critico del sistema nervoso, immunitario ed endocrino. In tutto il corpo ci sono dei minuscoli recettori chiamati recettori endocannabinoidi, progettati per inviare e ricevere messaggi chimici che controllano il dolore, l’infiammazione, la funzione immunitaria e l’attivazione del sistema nervoso.
Il THC, il componente psicoattivo della pianta di cannabis, somiglia più strettamente al 2-AG, perché stimola i recettori endocannabinoidi associati alla serotonina nel cervello (ovvero ciò che dà effetti psicoattivi).
Il CBD, d’altra parte, è più strettamente associato all’anandamide, che funge più da regolatore del sistema endocannabinoide, favorendo l’omeostasi di vari organi in tutto il corpo.
L’olio di CBD può essere prodotto in diversi modi:
Il metodo tradizionale consiste semplicemente nell’immergere i fiori e le foglie essiccate delle piante di cannabis in un olio vettore come l’olio di oliva o di cocco per diverse settimane. Col tempo, le sostanze medicinali contenute nelle foglie si diffondono nell’olio. Dopo qualche settimana, l’olio viene filtrato per rimuovere le strutture delle fibre e delle cellule della pianta, intrappolando le sostanze medicinali al suo interno.
Gli oli di CBD moderni sono realizzati in modo leggermente diverso.
Innanzitutto, i composti medicinali della cannabis vengono estratti mediante CO2 supercritica ad alta tecnologia o attraverso solventi chimici. Questi metodi di estrazione sono molto più efficienti dell’olio, perché consentono di estrarre più cannabinoidi, terpeni e altri fitochimici medicinali.
Gli estratti sono poi disciolti in un olio.
In alcuni casi, viene effettuato un ulteriore passaggio di purificazione per isolare il CBD puro dagli altri cannabinoidi e terpeni prima di immergerlo nell’olio.
In gran parte del mondo, il cannabinoide psicoattivo THC è considerato illegale. È questo il composto che i test antidroga cercano, non il CBD.
Il CBD è del tutto non psicoattivo ed è legale nella maggior parte dei paesi. Pertanto, è improbabile che un test antidroga verifichi il contenuto di CBD.
La maggior parte degli oli di CBD proviene da isolati di CBD, che contengono quantità non rintracciabili di THC. È estremamente improbabile che tu possa fallire un test antidroga in conseguenza all’assunzione di questi oli.
Altri oli di CBD sono ottenuti da estratti a spettro completo, che contengono meno dello 0,3% di THC (il limite legale negli Stati Uniti). Anche in questo caso è estremamente improbabile che un test antidroga fallisca. Tuttavia, rimane una leggera possibilità.
Se sei preoccupato di non superare un test antidroga durante l’assunzione di CBD, dovresti cercare prodotti fatti con isolati di CBD che garantiscano di non contenere THC.
I test dei laboratori esterni sono un modo semplice ed efficace per le aziende di assicurare trasparenza ai clienti sui prodotti venduti e le relative dichiarazioni fatte.
L’industria del CBD non è affatto regolamentata. Rispetto al passato è un miglioramento, perché composti utili come il CBD erano assolutamente vietati.
Tuttavia, il problema è che ci sono molte aziende che producono prodotti al CBD di scarsa qualità e li vendono al pubblico come integratori per la salute. Questi integratori sono spesso contaminati con metalli pesanti o sostanze chimiche nocive, come pesticidi o conservanti. Altre aziende vendono olio di CBD pubblicizzando una potenza poi smentita dai test.
I test dei laboratori esterni sono la soluzione al problema.
Le aziende inviano campioni dei loro prodotti ad un laboratorio, che verifica la potenza del CBD e la presenza di sostanze potenzialmente dannose.
Questi laboratori rilasciano un certificato ufficiale, che mostra i profili dei cannabinoidi e la presenza o l’assenza di eventuali contaminanti sulla base dei propri test. I laboratori esterni all’azienda ritengono il fornitore di CBD responsabile delle sue dichiarazioni e riducono i rischi del cliente. È più facile credere ai risultati di un laboratorio che non ha alcun interesse nella vendita del prodotto, diversamente dall’azienda di CBD.
Immagina che un’azienda trovi dei contaminanti nei propri oli: è improbabile che informerà volontariamente i clienti. Anche se la maggior parte delle aziende eseguono da sole il controllo di qualità sui propri prodotti, quelli con una certa etica cercano un timbro di approvazione da un laboratorio esterno.
Nello stato attuale del mercato di CBD, completamente privo di regolamentazione e test governativi, noi non consiglieremmo di scegliere un’azienda che non può mostrare i risultati dei test esterni a sostegno delle sue affermazioni. Cosa hanno da nascondere?
Il CBD è assorbito attraverso i polmoni (quando fumato o svapato), i capillari sublinguali (se assunto sotto la lingua) o attraverso l’intestino tenue (se mangiato o assunto per via orale). Può volerci un po’ di tempo a partire da 5 minuti (fumo o svapo), a 45 minuti (per via orale).
Una volta nel flusso sanguigno, il CBD viaggia per il corpo e interagisce con il sistema endocannabinoide per esercitare i suoi effetti. Il CBD attiverà anche altri recettori corporei come i recettori vanilloidi e di adenosina.
Dopo un po’, le molecole di CBD passano attraverso il fegato, che converte il composto in forme inattive e idrosolubili, in modo che i reni possano smaltirlo.
Il fegato converte il CBD in vari metaboliti, tra cui il 7-OH-CBD e il 6-OH-CBD.
Col tempo, sempre più CBD sarà convertito in metaboliti inattivi. L’intero processo può richiedere un paio di giorni prima che tutto il CBD sia eliminato completamente dal corpo; tuttavia, gli effetti tendono a durare circa 6-8 ore, fino a quando le concentrazioni nel sangue non saranno troppo basse per poter fornire effetti evidenti.
Anche se la la cannabis resta illegale in gran parte del mondo, negli ultimi anni ci sono stati tantissimi movimenti volti a cambiare le leggi obsolete. Molti Paesi ora hanno leggi sulla cannabis per uso terapeutico che regolano i prodotti al CBD per coloro che ne hanno bisogno.
Ogni Paese ha i propri processi per fornire l’accesso al CBD. Possono variare dal fare richiesta attraverso istituzioni mediche all’acquisto online, o nei negozi locali. Le leggi cambiano continuamente, quindi assicurati di consultare quelle del tuo Paese prima di presumere che sia del tutto legale.
Altri paesi, come Canada, Georgia, Spagna e Uruguay, hanno legalizzato la cannabis, rendendo i prodotti a base di CBD e THC legali sia per uso ricreativo che medicinale.
Nella maggior parte dei paesi, il modo più semplice per acquistare CBD è online. Le aziende spediranno i prodotti al CBD direttamente a casa tua.
Secondo la legge agricola statunitense del 2018, si definisce canapa qualsiasi tipo di pianta di Cannabis sativa contenente meno dello 0,3% di THC (tetraidrocannabinolo) per peso a secco.
In Italia, secondo la legge 242 del 2016, la marijuana è definita legale quando contiene livelli di THC inferiori allo 0,2%, con un margine di errore per i coltivatori fino allo 0,6%. Gli oli di canapa e CBD, dunque, sono etichettati come integratori alimentari piuttosto che medicinali o droghe ricreative. Ciò significa che chiunque, anche chi segue programmi medici, ora ha accesso agli oli di CBD e altri prodotti al CBD, a condizione che non contengano più dello 0,2% di THC.
Gli oli di CBD a spettro completo sono realizzati utilizzando un estratto che mantiene il profilo cannabinoide naturale della pianta di cannabis. Questo include cannabinoidi aggiuntivi come CBG, CBC, CBN, oltre che terpeni come pinene, linalolo e limonene.
Infatti sono centinaia i composti contenuti nella cannabis diversi dal CBD o dal THC, ognuno con i propri effetti sul corpo.
I prodotti a base di CBD ottenuti dagli isolati tendono ad essere più economici, ma hanno effetti meno ampi sul corpo rispetto a quelli a spettro completo.
C’è un’altra classe di estratti di cui non si parla spesso, noti come estratti a spettro controllato.
Spettro controllato è un termine usato per descrivere estratti di cannabis che si classificano a metà strada tra uno spettro completo e un isolato.
Sono realizzati isolando i singoli cannabinoidi: di solito CBD, CBC, CBG, CBN e THC.
Questi isolati vengono poi mescolati insieme in un rapporto speciale per la formulazione del prodotto finale. Questa pratica conferisce al prodotto le sembianze di uno spettro completo, ma è fatto manualmente. Permette ai produttori di mantenere rapporti standardizzati di ciascun cannabinoide.
In parole povere, il profilo dei cannabinoidi è controllato dal produttore.
Tipicamente, agli estratti a spettro controllato vengono aggiunti anche i terpeni, per simulare maggiormente i livelli naturali della pianta di cannabis.
Il CBD viene assorbito subito dai polmoni, fornendo gli stessi benefici dell’uso orale sul corpo.
Tuttavia, ci sono alcune differenze fondamentali tra l’inalazione di CBD e l’assunzione per via orale. Ad esempio, se si utilizza il CBD per disturbi gastrointestinali o infiammazione, il consumo orale è molto migliore. Questo perché assumere il composto oralmente consegna il CBD e le altre sostanze direttamente al tratto digestivo, senza innescare la risposta infiammatoria del fumo.
Fumare, a prescindere da quale sostanza, innesca l’infiammazione e introduce sottoprodotti nocivi in tutto il corpo, ovvero il monossido di carbonio e gli idrocarburi generati dal processo di combustione.
La canapa e la marijuana appartengono alle stesse specie di piante: la Cannabis sativa. Come altre piante, la cannabis ha molte forme diverse (chiamate fenotipi) a seconda del lignaggio genetico e degli ambienti di crescita. Gli elementi fitochimici possono variare notevolmente da una pianta all’altra.
Ufficialmente, la canapa corrisponde a una pianta contenente meno dello 0,3% di THC per peso a secco, mentre la marijuana è una qualsiasi pianta di cannabis contenente oltre lo 0,3% di THC. La canapa è considerata legale in tutto e per tutto negli Stati Uniti e in gran parte del mondo, mentre la marijuana è tipicamente illegale a causa dei suoi potenziali effetti psicoattivi.
Queste differenze nei profili chimici (anche tra le stesse specie) sono in realtà molto comuni nel regno vegetale. Pensa ai pomodori: tutti i pomodori sono considerati appartenenti alla specie Solanum lycopersicum, eppure esistono centinaia di diversi tipi di pomodori. Pomodori grandi e dolci, fino ai pomodori piccoli e scuri.
Per la cannabis è la stessa cosa: ogni fenotipo è considerato un ceppo diverso, anche se è la stessa identica specie.
Ci sono anche altre due specie di marijuana: Cannabis indica e Cannabis ruderalis. Queste specie sono sempre classificate come marijuana invece che canapa.
Ci sono molte forme diverse di CBD, tra cui:
Noi forniamo approfondimenti dettagliati su tutte le forme di CBD, specificando quando usarle, quando evitarle e come trovare i migliori prodotti per ogni categoria.
Nel complesso, la forma migliore di CBD cambia da una persona all’altra a seconda dei sintomi e delle preferenze personali:
Altre opzioni come bombe da bagno, shot di CBD, oli a bassa potenza, caramelle gommose, prodotti commestibili, tè e caffè sono meno affidabili per i sintomi più gravi. Tali opzioni possono rendere difficile il raggiungimento di un dosaggio terapeutico, e altri ingredienti come lo zucchero aggiunto possono influenzare negativamente il corpo in dosi più elevate.
Il CBD è generalmente considerato sicuro e ha un basso potenziale di interazione con altri farmaci o integratori.
Tuttavia, ci sono alcune eccezioni.
Il problema principale che il CBD può porre in combinazione ad altri farmaci riguarda il fegato. Il fegato è responsabile della metabolizzazione di tutti i tipi di composti, compresi quelli prodotti naturalmente, come ormoni o cellule ematiche.
Quando assumiamo grandi quantità di CBD che sovraccaricano il fegato, è possibile che altri composti che seguono lo stesso percorso metabolico restino bloccati. Questo può far sì che i loro effetti medicinali durino più a lungo del previsto, aumentando le possibilità di produrre effetti collaterali.
Ogni farmaco viene metabolizzato da diversi enzimi nel fegato. Se stai pensando di usare il CBD in combinazione con altri farmaci, ti consigliamo di chiedere al tuo medico se ci sono interazioni farmacologiche note. Puoi anche cercare gli enzimi coinvolti nel metabolismo di questi farmaci e confrontarli con gli enzimi noti coinvolti nel metabolismo del CBD.
Anche altri farmaci potrebbero interagire con il CBD se agiscono su uno qualsiasi degli stessi percorsi. Ciò può includere gli inibitori dell’adenosina, gli agonisti o antagonisti degli endocannabinoidi, o i farmaci oppioidi.
Prima di assumere CBD insieme ad altri farmaci consulta sempre il medico.
La dose di CBD può variare di molto da una persona all’altra. Le dosi consigliate possono variare da 5 mg fino a 150 mg o più al giorno.
Ogni volta che usi CBD per la prima volta, ti suggeriamo di assumerne poco e gradualmente. Inizia dalla dose più bassa, di circa 5 mg al giorno, e aumenta poco a poco nel corso di un paio di settimane.
Per alcuni sintomi, capirai subito di aver raggiunto la dose giusta quando saranno alleviati. Altre volte i benefici del CBD possono richiedere diverse settimane, quindi consigliamo di arrivare pian piano alla dose di CBD raccomandata in base al peso e al livello di effetti desiderato, mantenendola costante per alcune settimane. Durante questo periodo, monitora i sintomi e regola la dose di conseguenza.
Il CBD non è psicoattivo, il che significa che non produrrà “sballo”, anche in dosi molto elevate.
La maggior parte dei prodotti al CBD sul mercato non conterranno più dello 0,3% di THC, perciò sono ben al di sotto della soglia psicoattiva.
Comunque, ci sono molti prodotti che contengono THC in dosi psicoattive, specialmente nei Paesi in cui la cannabis è legale.
È importante controllare sempre il contenuto di THC dei prodotti prima di acquistarli. Tutti i prodotti che dichiarano di essere privi di THC, o con meno dello 0,3% di THC, possono essere assunti senza preoccuparsi degli effetti stupefacenti.
Altri cannabinoidi a cui prestare attenzione per evitare effetti psicoattivi sono il THCV, il THCVA e il THCA.
Il CBD idrosolubile non si trova in natura. Usando macchine a frequenza ultrasonora, i composti liposolubili come il CBD possono essere convertiti in piccole sfere idrosolubili chiamate liposomi. Il processo prende il nome di nanoemulsione.
Moltissime aziende stanno suggerendo che il CBD liposomiale (CBD solubile in acqua) sia più facilmente assorbito attraverso il tratto digestivo. Tuttavia, attualmente non ci sono dati per confermarlo. Per ora, gli estratti idrosolubili non sono considerati in grado di offrire benefici sull’assorbimento e sono semplicemente uno strumento di marketing.
Il CBD ha pochissimi effetti collaterali e quelli che produce sono solitamente molto lievi.
Detto questo, quando si usa CBD è possibile che ci siano effetti collaterali, soprattutto in dosi più elevate o in individui particolarmente sensibili.
Il CBD ha un’emivita molto lunga di 1-2 giorni, ma gli effetti durano solitamente intorno alle 6-12 ore.
L’emivita è il tempo richiesto per la metà esatta di un composto per essere metabolizzata ed eliminata dal flusso sanguigno. È una misura utilizzata per prevedere per quanto tempo durerà una dose attiva di un composto come il CBD o un farmaco, e con quale frequenza possono essere assunte dosi successive.
Visto che il CBD ha un’emivita così lunga, la concentrazione del farmaco si accumulerà gradualmente nel corpo col tempo, dando al CBD effetti più duraturi quanto più a lungo lo si assume.
Sì! Anche gli animali hanno un sistema endocannabinoide, proprio come gli umani.
Il CBD offre ai tuoi animali domestici molti dei tuoi stessi benefici. Valuta l’utilizzo del CBD per gestire il dolore, l’infiammazione, la tensione muscolare e articolare, l’ansia e l’appetito del tuo animale domestico.
Facendo ricerche sul CBD, vedrai che la maggior parte delle aziende offre alcuni prodotti per animali, tra cui tinture, capsule e crocchette.
Gli animali domestici tendono ad essere un po’ più piccoli degli umani. Di conseguenza, in genere richiedono una quantità di CBD significativamente inferiore a quella necessaria per te. Le migliori aziende offrono consigli su come dosare in modo sicuro il CBD per i tuoi animali.
Gli animali potrebbero non reagire bene al THC, perciò è particolarmente importante cercare prodotti con un contenuto di THC basso o dello 0%.
La risposta breve è no. Anche a dosi elevate, il CBD ha dimostrato di non essere letale.
Tuttavia, assumere troppo CBD può aumentare il rischio degli effetti collaterali sopra elencati. Potresti sentirti letargico e sonnolento, il che potrebbe compromettere la capacità di utilizzare macchinari.
La risposta breve è no. Il CBD di per sé non crea dipendenza e ha una bassa probabilità di produrre tolleranza o dipendenza fisica, soprattutto in confronto ad analgesici alternativi o farmaci ansiolitici come gli oppiacei o le benzodiazepine.
Ad ogni modo, il CBD può diventare un’abitudine quando le persone iniziano a fare affidamento sull’integratore come fonte di sollievo dai sintomi. Quando il CBD inizia a svanire, molti utenti vorranno assumere un’altra dose per alleviare di nuovo i sintomi.
Tuttavia, è molto diverso da una dipendenza fisica.
Con una dipendenza fisica, il corpo perde la sua capacità di mantenere l’omeostasi senza il farmaco, il che causa gravi sintomi di astinenza ogni volta che il farmaco non è più in circolo. Questo non accade con il CBD: la cosa peggiore che accadrà se smetterai di prenderlo, anche dopo molti anni di utilizzo, è che i sintomi potrebbero ricominciare a riapparire.
Il CBD interagisce con i seguenti recettori/enzimi corporei:
Mandacela attraverso la nostra pagina di contatti, saremmo felici di aiutarti!
Le nostre conoscenze sul CBD crescono sempre di più e ci piacerebbe sentire i commenti dei nostri lettori e cos’altro desiderano sapere.