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CBD e disturbi dell'umore: ricerca e conoscenze attuali

I disturbi dell’umore comprendono una serie di condizioni che influenzano la nostra capacità di regolare l’umore. Il CBD potrebbe svolgere un ruolo importante nei neurotrasmettitori e nelle regioni del cervello associate al controllo dell’umore. Ecco come funziona.

Scritto da
Justin Cooke ,

È naturale che i nostri stati d’animo oscillino durante il giorno: in alcuni casi queste oscillazioni diventano così estreme che iniziano a disturbare la nostra capacità di funzionare normalmente. In altri casi, il nostro umore può raggiungere l’apice o abbassarsi troppo.

Il termine generico che descrive quest’incapacità di controllare gli stati d’animo è disturbo dell’umore.

Esistono diversi disturbi dell’umore che possono colpirci: dalla depressione all’ansia, fino alla mania e alla psicosi.

A seconda della causa, il CBD potrebbe avere le proprietà di un potente agente di supporto che può aiutarci a riprendere il controllo dei nostri stati d’animo.

Esploreremo il ruolo che il CBD e alcuni dei suoi parenti cannabinoidi hanno nel regolare gli stati d’animo e nel trattare alcune delle cause alla base dei disturbi dell’umore.

Iniziamo.

  • Indice

Riassunto: l’uso del CBD per i disturbi dell’umore

Il CBD e altri cannabinoidi potrebbero supportare diversi disturbi dell’umore. Ciò che rende il CBD così efficace per queste condizioni è che esercita il suo effetto attraverso diversi percorsi cerebrali, che hanno il compito di regolare la salute e l’umore dei nervi.

Per la depressione, il CBD potrebbe stimolare i livelli di serotonina attraverso un meccanismo simile ai comuni farmaci antidepressivi (SSRI) e attraverso una riduzione della neuroinfiammazione (che è considerata una causa primaria di depressione) [24].

È stato anche dimostrato che il CBD potrebbe migliorare la salute dell’ippocampo, il quale controlla le emozioni nel cervello [14]. Gli studi hanno dimostrato che i pazienti con ansia, depressione e vari altri disturbi dell’umore spesso hanno un danno nell’ippocampo, che potenzialmente interferisce con la loro capacità di regolare le emozioni in maniera efficace. Il risultato sono attacchi di depressione, apatia e ansia.

I potenziali benefici del CBD sui disturbi dell’umore

  • Migliora il flusso di sangue al cervello [6]
  • Aumenta i livelli di serotonina nel cervello [2]
  • Riduce la neuroinfiammazione [12]
  • Favorisce la guarigione cerebrale
  • Protegge il cervello dal danno ossidativo [11]
  • Aumenta l’attività del GABA nel cervello [13]
  • Riduce la reazione dello stress [4]

Consigli per massimizzare gli effeti del CBD sui disturbi dell’umore

  1. Per la maggior parte dei disturbi dell’umore dovresti mirare a un dosaggio più alto, ma se è la prima volta che assumi CBD, aumenta la dose gradualmente nel tempo
  2. Cerca solo prodotti al CBD di alta qualità: i processi di produzione scadenti spesso fanno finire dei contaminanti negli oli che possono peggiorare le condizioni dell’umore
  3. Evita i prodotti al CBD che contengono più dello 0,3% di THC: potrebbero peggiorare i sintomi dell’ansia
  4. Per ottenere i migliori risultati usa il CBD in combinazione con altre terapie, cambiamenti dell’alimentazione e dello stile di vita
  5. Prima di assumere il CBD insieme ad altri farmaci antidepressivi o antipsicotici parla con il tuo medico per evitare interazioni negative tra i medicinali

Introduzione ai disturbi dell’umore

I disturbi dell’umore sono un insieme di diverse patologie neurologiche che influenzano la nostra capacità di regolare e mantenere alcune emozioni.

I disturbi dell’umore, detti anche disturbi affettivi, si presentano in diverse forme. L’umore può essere eccessivamente alto (mania e ipomania) o troppo basso (depressione). Altre condizioni comportano oscillazioni tra i due estremi (disturbo bipolare).

In tutti i casi, un’incapacità di regolare l’umore può portare a una riduzione della qualità della vita e a delle difficoltà con le attività quotidiane.

Ecco i tipi di disturbi dell’umore più diffusi:

1. Disturbo bipolare

Il disturbo bipolare è un disturbo neurologico che comporta cambiamenti estremi dell’umore: si passa da momenti di profonda depressione a momenti di mania euforica, attraversando tutto ciò che c’è nel mezzo.

Non esiste una cura per il disturbo bipolare, e i farmaci appositi hanno spesso una scarsa efficacia.

Attualmente è in corso un ampio studio clinico che indaga i potenziali benefici dell’uso di CBD come parte di un piano terapeutico per il disturbo. Anche se non è previsto che lo studio termini fino al 2020, i risultati per il CBD sembrano essere promettenti.

Il CBD potrebbe essere efficace per il disturbo bipolare; esso, però, colpisce tutti in modo diverso. Ciò che potrebbe funzionare per una persona potrebbe peggiorare i sintomi per un’altra. Quindi prima di fare un tentativo è importante discutere l’uso del CBD con il proprio medico o psicologo.

Se decidi di usare il CBD, inizia sempre con la minore dose possibile e aumenta gradualmente per vedere come influenza i tuoi sintomi.

2. Depressione

La depressione è il disturbo dell’umore più comune: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno colpisce 300 milioni di persone in tutto il mondo.

Esistono alcuni tipi diversi di depressione, che si differenziano per la presenza di altri sintomi e per la durata. Tutte le forme di depressione implicano umore e motivazione cronicamente bassi. Altri sintomi possono includere affaticamento, dolore cronico, insonnia, ansia o libido bassa.

Ci sono alcuni modi in cui il CBD potrebbe essere usato per alleviare la depressione. Il più importante è attraverso i suoi benefici anti infiammatori, specialmente sulla neuroinfiammazione (infiammazione nel cervello). L’infiammazione è considerata una delle cause più comuni di depressione [24].

Il CBD inoltre potrebbe contrastare il danneggiamento dell’ippocampo, che ha il compito di regolare l’umore ed è una delle prime regioni del cervello a mostrare segni di danno negli individui depressi.

L’anandamide bassa (uno degli endocannabinoidi principali) è associata ai sintomi della depressione [22]. Il CBD potrebbe aumentare i livelli di anandamide nel cervello inibendo gli enzimi responsabili del suo esaurimento.

3. Mania

La mania (anche chiamata sindrome maniacale) è una condizione grave che comporta elevati livelli di energia, sentimenti di euforia e frequenti attacchi d’ansia. È l’opposto della depressione, ma può essere altrettanto debilitante.

La sindrome maniacale può portare a maggiori tendenze alla violenza, aggressività, irritabilità e delusioni. Questa condizione può essere pericolosa, perché provoca incoscienza e rischio di infortuni.

Il CBD deve essere usato con estrema cautela per la mania perché c’è il rischio che peggiori la condizione. La mania è una patologia grave che richiede la cura di medici professionisti istruiti.

La causa della mania è diversa per ognuno, e sebbene ci siano segnalazioni di persone che usano il CBD con successo per trattare questo sintomo, moltissimi resoconti riportano anche che i prodotti alla cannabis ne peggiorano i sintomi.

4. Ipomania

L’ipomania è simile alla mania, ma comporta sintomi più lievi. È una via di mezzo tra la depressione e la mania.

I sintomi dell’ipomania provocano lunghi periodi di euforia e disinibizione, ma non sono così gravi come la mania.

Il CBD può essere usato per supportare alcuni degli effetti collaterali dell’ipomania, come l’insonnia e l’ansia. Come per la mania, anche per questa condizione il CBD deve essere usato con cautela. Inizia sempre con una piccola dose e aumenta gradualmente.

Una volta che sai come ti colpisce personalmente e hai verificato che non peggiora i sintomi, puoi provare ad aumentare la dose.

5. Disturbo affettivo stagionale

Il disturbo affettivo stagionale è un disturbo dell’umore causato dalla mancanza di esposizione al sole. È chiamato disturbo stagionale perché è particolarmente comune nei climi nordici durante i mesi invernali, quando le ore diurne sono pochissime. Allo stesso tempo, il clima freddo di questi luoghi porta le persone che ci vivono a coprire la maggior parte della pelle esposta, limitando ulteriormente l’esposizione alla luce UV.

Quando la luce del sole colpisce la pelle, scatena una reazione enzimatica che produce vitamina D: un regolatore chiave del nostro umore.

Il miglior trattamento per i disturbi affettivi stagionali è l’esposizione regolare alla luce solare o ad un’altra fonte di luce UV, oltre che l’integrazione di vitamina D.

Sia il CBD che il THC potrebbero essere utili per questa condizione, perché alleviano molti degli effetti collaterali associati al disturbo, come l’insonnia o l’ansia. L’integrazione di vitamina D e l’esposizione alla luce UV sono comunque necessari per ottenere il massimo effetto.

Le cause dei disturbi dell’umore

  • Abuso di sostanze
  • Stress cronico
  • Lutto
  • Effetti collaterali di farmaci
  • Disturbi neurodegenerativi
  • Carenze nutrizionali
  • Predisposizione genetica
  • Evento passato traumatico

Il sistema endocannabinoide e l’umore

Tutti i mammiferi hanno un sistema endocannabinoide: un sistema di recettori specializzati che si trovano praticamente in ogni organo del corpo umano. Questo sistema è coinvolto nel mantenimento dell’omeostasi (equilibrio) in tutto il corpo.

Ci sono due tipi principali di recettori nel sistema endocannabinoide: i recettori CB1, che si trovano nel cervello e nel midollo spinale, e i recettori CB2, abbondanti nella pelle, negli organi interni e nelle cellule immunitarie.

Il sistema endocannabinoide (in particolare i recettori CB1) si è rivelato svolgere un ruolo importante nella regolazione dell’omeostasi emotiva. Gli studi che comportano la rimozione dei recettori endocannabinoidi nei topi spesso portano allo sviluppo di disturbi dell’umore. Molti ricercatori suggeriscono che una delle principali cause dei disturbi dell’umore è una disfunzione del sistema endocannabinoide.

CBD, THC e sistema endocannabinoide

Uno degli effetti più importanti del CBD è la capacità di inibire gli enzimi responsabili dell’esaurimento dei nostri endocannabinoidi naturali (l’anandamide e il 2-AG). Limitando la scomposizione di queste sostanze, potremmo essere in grado di alleviare eventuali carenze nel sistema endocannabinoide che causano i disturbi dell’umore.

Anche il THC è utile per trattare i disturbi dell’umore che comportano la depressione, per via dei suoi effetti euforici. Gli effetti euforici possono provocare problemi con gli episodi maniacali o ipomaniacali, ma per capirlo a fondo servono ulteriori ricerche.

Generalmente, le dosi basse di THC sembrano dare effetti benefici all’umore, mentre dosi più alte comportano spesso effetti negativi [24].

Guida all’uso del CBD per i disturbi dell’umore

Il CBD può essere utilizzato nel trattamento di una varietà di diversi disturbi dell’umore, ma non per tutti. Questo è un ambito in cui la ricerca sulla cannabis sta diventando molto prolifica, ma è anche molto complesso e difficile da studiare.

Qui parleremo di alcune ricerche sull’argomento e vi mostreremo alcuni trucchi degli esperti per usare il CBD per provare ad alleviare diversi disturbi dell’umore.

Cosa dice la ricerca?

Ci sono alcuni studi, principalmente sugli animali, che analizzano gli effetti del CBD su vari disturbi dell’umore. C’è una piccola collezione di studi clinici umani che esplorano la sicurezza dell’uso degli estratti di CBD e cannabis per la depressione, il disturbo bipolare e una serie di altri disturbi dell’umore comuni.

A) Negli animali

Gli studi animali su modelli depressi hanno dimostrato che l’integrazione giornaliera di CBD nei topi ha portato una significativa riduzione nei livelli di depressione rispetto al placebo [3].

Un altro studio che ha indagato in dettaglio come il CBD esercita i suoi effetti antidepressivi, ha rivelato che il CBD inibiva la ricaptazione della serotonina nei cervelli dei topi [2]. Si tratta dello stesso meccanismo dei farmaci comuni (gli SSRI), usati per curare la depressione.

Gli studi sugli animali hanno anche analizzato il ruolo svolto dal CBD nel disturbo ossessivo compulsivo (misurato attraverso un test che esaminava le abitudini dei topi di seppellire le biglie) [10].

B) Negli umani

Lo studio umano più significativo riguardante cannabis e depressione, stava analizzando l’uso della pianta per vedere se potesse essere una potenziale causa di depressione. Con oltre 45.000 partecipanti, lo studio ha concluso che la cannabis non avrebbe provocato depressione [1].

Studi sull’uomo hanno anche dimostrato che l’integrazione di CBD riduceva l’ansia durante gli eventi simulati di discorso in pubblico (dose da 400 mg) [5] e di esposizione a espressioni facciali spaventose (dose da 600 mg) [7, 8]. È stato inoltre dimostrato che migliora l’umore nei pazienti affetti da disturbo d’ansia generalizzato [9].

Consigli per utilizzare in modo efficace il CBD per i disturbi dell’umore

Step 1: trova il miglior olio di CBD per i disturbi dell’umore

Il CBD è disponibile in diverse forme, quindi c’è un prodotto per le esigenze di tutti.

Quando si tratta di curare i disturbi dell’umore, qualsiasi forma faccia entrare i cannabinoidi nel tuo organismo è benefica. L’unica cosa a cui dovresti fare attenzione è la potenza dei prodotti.

Di solito la dose efficace per il trattamento dei disturbi dell’umore è molto alta, quindi nella maggior parte dei casi una caramella gommosa con una dose bassa di CBD di 10 mg non farà miracoli.

Per ulteriori informazioni su come trovare i migliori prodotti al CBD, dai un’occhiata ad alcune delle nostre guide:

Step 2: valuta il dosaggio iniziale ideale

Quasi tutti gli studi scientifici sul CBD per i disturbi dell’umore, che hanno mostrato miglioramenti, si basavano su alte dosi del composto (da 400 mg a 600 mg al giorno per diverse settimane).

È ben al di sopra del massimo del dosaggio comune di CBD.

Certo, ognuno è diverso, e potresti non aver bisogno di un dosaggio così alto per vedere miglioramenti.

Anche se raccomandiamo dosi elevate per i disturbi dell’umore, se stai usando il CBD per la prima volta, è importante iniziare con una dose minima. Questo per assicurarsi di non reagire negativamente all’olio al CBD o ad altre sostanze nel mix. L’obiettivo è di iniziare con pochissimo (10 mg o meno al giorno) e aumentare gradualmente nel corso di una settimana o due.

Potenza raccomandata per disturbi dell’umore: alta potenza

Dosi giornaliere di CBD in base al peso e all’intensità (in mg)

Peso (kg) Bassa intensità Media intensità Alta intensità

45 kg

10 mg

30 mg

60 mg

57 kg

13 mg

38 mg

75 mg

68 kg

15 mg

45 mg

90 mg

79 kg

17 mg

52 mg

105 mg

90 kg

20 mg

60 mg

120 mg

102 kg

22 mg

67 mg

135 mg

113 kg

25 mg

75 mg

150 mg

Step 3: monitora gli effetti del CBD

Questo passaggio non dovrebbe essere trascurato.

I disturbi dell’umore sono incredibilmente complessi, e ci sono tantissimi fattori diversi coinvolti. Il CBD e altri cannabinoidi possono avere effetti collaterali non desiderati sulla condizione.

Per questo è importante prendere note dettagliate sui sintomi durante il periodo di integrazione di CBD. Eventuali cambiamenti, sia positivi che negativi, devono essere segnalati al medico o allo psichiatra.

Usando un diario, un documento word o un’altra forma di appunti, scrivi un elenco dei sintomi che senti e dagli una valutazione su una scala da 1 e 10 (10 è il più grave).

Dopo una settimana, rispondi di nuovo alle stesse domande senza leggere le risposte precedenti. Ora confrontale. Ci sono miglioramenti? Peggioramenti?

Se desideri dettagli più approfonditi sui tuoi progressi puoi anche farlo una volta al giorno.

Ripeti quest’esperimento ogni settimana per le prime settimane, così da tenere traccia di come il CBD sta influenzando il tuo umore.

Nei tuoi appunti rispondi alle seguenti domande:

  • Come sono i tuoi livelli di energia? (scala da 1 a 10)
  • Com’è il tuo umore su una scala da 1 a 10?
  • Il tuo umore oscilla o rimane più o meno uguale?
  • Provi qualche dolore fisico? Se sì, quanto è intenso il dolore su una scala da 1 a 10?
  • Quali altri effetti collaterali stai sperimentando?

Ci vorrà probabilmente circa un mese di uso regolare di CBD prima che si notino cambiamenti evidenti, a volte anche di più. Sii paziente e costante con il tuo integratore di CBD.


Riferimenti

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Patologie che rispondono al Cannabidiolo