Durante la conferenza stampa dell’evento UFC 202 (Ultimate Fighting Championship), l’atleta di arti marziali miste Nate Diaz è stato visto svapare da un vaporizzatore a penna al CBD. Perché così tanti lottatori di MMA stanno diventando sostenitori dell’uso del CBD?
Dopo aver perso (per un verdetto non unanime) contro Connor McGregor all’UFC 202, il lottatore Nate Diaz è stato visto svapare da un vaporizzatore a penna al CBD durante la conferenza stampa.
Nel video si vede l’atleta, con il volto insanguinato e ferito dal combattimento, fare qualche tiro occasionale mentre risponde alle domande dei giornalisti sul contenuto del vaporizzatore.
All’epoca, l’Agenzia mondiale antidoping (WADA) considerava il CBD una sostanza vietata. Per questo motivo, i fan di Nate Diaz temevano che l’uso esplicito di un prodotto a base di cannabis gli avrebbe causato la sospensione e il pagamento di una multa. Tuttavia, non ci sono state conseguenze per le sue azioni.
Alcuni sostengono che il motivo per cui Diaz sia stato graziato è perché l’incontro era finito e aveva già fatto i test antidoping.
Qualunque cosa abbia salvato Nate Diaz dalla sospensione, la sua prodezza ha portato alla ribalta l’uso del CBD negli sport professionistici. Da allora la WADA ha rimosso il CBD dalla sua lista di sostanze vietate, innescando un interesse diffuso nel CBD tra gli atleti professionisti e gli appassionati di MMA.
Ma perché il CBD è così popolare tra gli atleti? Perché lottatori famosi come Nate Diaz, Bas Rutten, Yair Rodriguez e Joe Schilling usano il CBD?
In questo articolo, esamineremo i benefici del CBD per il recupero muscolare, il dolore cronico, l’ansia, il sonno e altri sintomi, e discuteremo alcune delle grandi mosse di marketing che i produttori di CBD stanno compiendo in questo entusiasmante sviluppo nel campo dell’MMA.
La cannabis è stata a lungo vietata negli sport professionistici. Nel 2015, il fratello maggiore di Nate Diaz, Nick Diaz, è stato sospeso dall’UFC per cinque anni e multato di 165,000$ per l’uso di marijuana, nonostante avesse una licenza medica rilasciata dallo Stato della California.
Le autorità di controllo sportive consideravano l’uso della marijuana grave quanto l’utilizzo di steroidi e altre droghe utilizzate per migliorare le prestazioni. Nel caso di Nick Diaz, la punizione è stata probabilmente anche peggiore di quelle standard: la maggior parte delle pene relative all’uso di steroidi comporta solo la sospensione per un anno. Ma i tempi stanno cambiando.
Sebbene il THC (il principale composto psicoattivo della cannabis) rimanga vietato ai sensi della WADA, dell’USADA e di altre organizzazioni antidoping, le autorità hanno revocato il divieto di assunzione del CBD.
Grazie a questo passo, e all’aumento generale della popolarità del CBD, molti lottatori di MMA lo stanno usando come un mezzo naturale, sicuro e legale per favorire la guarigione.
In particolare, il CBD è per i lottatori di MMA un’ottima alternativa agli oppioidi utilizzati per la gestione del dolore. A differenza del CBD, gli oppioidi causano dipendenza e presentano una serie di effetti collaterali negativi.
Inoltre, gli oppioidi non hanno i numerosi benefici aggiuntivi che il CBD può offrire, come la capacità di accelerare la guarigione riducendo l’infiammazione, o aiutare potenzialmente la gestione di traumi cerebrali.
Le vicende dell’olandese Bas Rutten, uno dei pionieri principali dell’MMA, sono un ottimo esempio degli effetti dannosi dell’uso di oppioidi. Dopo aver subito un infortunio nel 2006, infatti, gli furono somministrati oppioidi per gestire il dolore.
In pochissimo tempo, Rutten passò ad usare dosi pesanti che non solo lo fecero diventare dipendente, ma gli causarono anche danni al fegato. Rutten si è ripreso grazie all’aiuto del CBD, ed è per questo che ora è uno dei principali sostenitori del suo utilizzo tra i lottatori di MMA.
CBD sta per cannabidiolo, ovvero solo uno degli oltre 100 cannabinoidi presenti nella pianta Cannabis sativa. Questi composti naturali sono responsabili dei numerosi benefici per la salute che la cannabis offre. La maggior parte delle persone ha familiarità con il tetraidrocannabinolo (THC), il cannabinoide responsabile degli stati alterati causati dalla marijuana.
A differenza del THC, il CBD non è per niente psicoattivo. Anzi, può avere molti effetti benefici su sintomi come infiammazione, dolore, ansia, sonno e altri problemi di salute comuni.
Questa combinazione di fattori rende il CBD un integratore perfetto per i lottatori di MMA. L’MMA è infatti uno degli sport più estenuanti che si possano immaginare e i lottatori soffrono regolarmente di dolore, commozioni cerebrali e diversi tipi di traumi cranici, indolenzimento, legamenti danneggiati e forti infiammazioni.
Inoltre, uno dei segreti meglio nascosti dell’MMA è che la maggior parte di questi danni non hanno luogo durante i match, ma nel mezzo di allenamenti regolari.
Questi infortuni non solo abbattono il corpo e impediscono ai lottatori di riprendersi completamente, ma rendono anche difficile dormire. Di conseguenza, gli atleti hanno difficoltà a dare il meglio di sé in palestra e ad andare avanti con la propria vita privata.
Il CBD aiuta ad affrontare tutti questi problemi, migliorando il recupero tra gli allenamenti e favorendo il sonno.
Entriamo più nel dettaglio sui vantaggi specifici del CBD e su come può aiutare i lottatori di MMA.
Indipendentemente dalla frequenza con cui ti alleni, devi comunque consentire ai tuoi muscoli di riprendersi tra un allenamento e l’altro, così da evitare infortuni.
Nel caso degli atleti di MMA professionisti, più tempo viene dedicato all’allenamento, più saranno pronti per il combattimento imminente.
In realtà, questo è il motivo principale per cui molti lottatori finiscono ad usare sostanze vietate: queste droghe consentono di allenarsi più a lungo e di recuperare più velocemente.
Di conseguenza, il sostegno che il CBD può dare al recupero muscolare è uno dei motivi più comuni del suo utilizzo fra i lottatori.
Ma come favorisce tutto ciò?
Ogni volta che facciamo esercizio causiamo degli strappi microscopici nelle fibre che compongono il nostro tessuto muscolare. La risposta del corpo a questo danno è di innescare una risposta infiammatoria nell’area colpita, causando dolore per alcuni giorni dopo l’allenamento.
Questa infiammazione è una reazione positiva nel breve termine: aiuta a richiamare sangue in quell’area, che porta con sé i nutrienti e l’ossigeno necessari a riparare il danno. Tuttavia, in molti casi il processo infiammatorio dura troppo a lungo, rallentando i tempi di recupero e costringendo gli atleti a mettere in pausa gli allenamenti.
Nel peggiore dei casi, l’infiammazione può portare a patologie croniche. Ad esempio, l’ex campione UFC Tyrone Woodley ha fatto notizia nel 2019 quando ha dichiarato di essere affetto da artrite cronica alla mano all’età di soli 37 anni.
Vediamo come entra in gioco il CBD.
Il CBD ha potenti effetti antinfiammatori che agiscono per accelerare il processo di recupero e per non far durare l’infiammazione più del necessario. In questo modo puoi tornare in palestra al più presto.
Oltre agli effetti antinfiammatori, il CBD è un potente antispasmodico, il che significa che può calmare l’iperattività post-allenamento delle fibre muscolari, spesso causa di tremori e contrazioni.
Ogni lottatore professionista conosce l’importanza di un buon riposo notturno. In generale, dormire bene è fondamentale per il recupero fisico e per le prestazioni complessive di qualsiasi persona, atleta di MMA o meno.
Dormire abbastanza (e bene) è un problema comune per i lottatori: sono tenuti svegli non solo dal dolore e dall’indolenzimento, ma anche dallo stress e la pressione relativi alla natura competitiva dello sport che praticano, che include pratiche come il taglio del peso.
Gli studi hanno anche dimostrato che i disturbi del sonno sono comuni nelle persone che hanno subito traumi cranici, cosa che accade regolarmente a qualsiasi lottatore professionista.
Per fortuna il CBD è un eccellente rimedio naturale per l’insonnia: favorisce indirettamente il sonno riducendo gli stati ansiosi, una delle principali cause di insonnia.
In particolare, è stato dimostrato che il CBD supporta un neurotrasmettitore presente nel cervello noto come GABA, capace di rallentare l’attività dei neuroni e favorire il rilassamento.
Questo è uno dei meccanismi principali grazie al quale il CBD riduce l’ansia e aiuta a sentirci rilassati e calmi.
Nonostante gli atleti cerchino di non incorrere in infortuni, è davvero difficile evitarli del tutto.
Gli antidolorifici oppioidi sono un trattamento convenzionale per il dolore, ma possono causare dipendenza e una lunga lista di effetti collaterali indesiderati.
Il CBD, al contrario, ha pochissimi effetti collaterali e non crea dipendenza. Le controindicazioni più comuni riscontrate dall’uso di CBD sono sonnolenza e secchezza delle fauci, entrambi sintomi relativamente lievi, che scompaiono insieme agli effetti stessi.
Diversamente, una volta diventati dipendenti dagli antidolorifici a base di oppioidi, possono essere necessarie settimane per invertirne gli effetti. Alcune persone segnalano disturbi digestivi che sussistono per diversi mesi dopo l’interruzione del trattamento, il che non è l’ideale per qualcuno che si esibisce di fronte a milioni di fan in tutto il mondo.
I danni cerebrali sono un problema serio, e purtroppo comune per i lottatori professionisti.
Subire ripetuti colpi alla testa (molti dei quali causano la perdita dei sensi) può causare danni neurologici sia a breve che a lungo termine.
Basta osservare i colpi subiti da Nate Diaz nel suo secondo match contro Conor McGregor. I tagli e i graffi sono superficiali, ma è più che probabile durante l’incontro anche il suo cervello abbia subito un duro pestaggio.
Il termine medico in questo caso è lesione cerebrale traumatica (TBI). È stato dimostrato che il CBD può offrire benefici per questa condizione, e anche prevenirla. A tal proposito, il Dipartimento dei Servizi Sanitari e Assistenziali degli Stati Uniti possiede persino un brevetto che definisce il CBD un agente neuroprotettivo.
Quindi, come funziona?
Ci sono diverse cose da spiegare, molte delle quali sono già state approfondite nel nostro articolo dal titolo CBD e trauma cranico.
Il punto è che il CBD può aiutare la guarigione di lesioni craniche traumatiche attraverso i suoi effetti antinfiammatori (come già detto), può prevenire la morte cellulare indotta dal glutammato e migliorare la resistenza a molti degli effetti collaterali che si verificano a seguito di un trauma cranico (come la depressione e l’ansia).
Tutti i mammiferi hanno quello che viene chiamato sistema endocannabinoide. Questo sistema, che utilizza i cannabinoidi prodotti all’interno e all’esterno del corpo umano, lavora per mantenere un sano stato di equilibrio chiamato omeostasi.
Favorendone l’equilibrio, il sistema endocannabinoide aiuta il corpo a riprendersi da ogni sorta di lesioni e infortuni.
I lottatori di MMA subiscono spesso traumi fisici, sia in palestra che durante i combattimenti.
Il CBD e gli altri cannabinoidi supportano il sistema endocannabinoide, aiutando a riportare il corpo a un normale stato di equilibrio dopo gli allenamenti e i combattimenti relativi all’MMA.
Inoltre, il CBD offre anche benefici aggiuntivi che approfondiremo più avanti.
Dopo aver esaminato PERCHÉ gli atleti professionisti utilizzano integratori di CBD, ora vediamo COME ne fanno uso.
I prodotti al CBD sono disponibili in tutti i formati immaginabili: bombe da bagno, creme per uso topico, burro per le labbra, oli, capsule, compresse, supposte (sì, davvero) e oli da svapo. Sono disponibili persino tè e caffè al CBD.
Nonostante la vasta gamma di prodotti disponibili, ognuno ha un’applicazione diversa: i fattori da tenere in considerazione in questo caso sono la dose e la modalità di somministrazione.
C’è una grande differenza tra l’uso del CBD come integratore per la salute generale e l’utilizzo terapeutico.
Le bombe da bagno contenenti circa 100 mg di CBD offriranno sicuramente alcuni benefici rilassanti, ma non aiuteranno a lenire un grave infortunio muscolare o ai legamenti poiché non riescono a penetrare abbastanza in profondità nel corpo. Per fare ciò, dovrai assumere il CBD in un formato con un migliore assorbimento, come ad esempio gli oli o i liquidi al CBD per vaporizzatori.
È utile anche decidere il metodo di assunzione del CBD più adatto in base al tipo di problema da trattare. Ad esempio, i prodotti ad uso topico potrebbero funzionare bene per un dolore localizzato al ginocchio, ma se si desidera trattare l’infiammazione di tutto il corpo causata dall’allenamento, è necessario un prodotto che penetri nel flusso sanguigno e raggiunga l’intero corpo.
Tutto chiaro?
Il CBD può essere utilizzato localmente sulla superficie della pelle o internamente tramite assunzione orale o inalazione attraverso i polmoni.
Ognuno dei metodi ha aspetti positivi e negativi che dobbiamo conoscere.
Il vantaggio dell’uso di prodotti topici è che si applica il CBD direttamente sull’area interessata, se per esempio la fonte del problema è la pelle, i muscoli o i legamenti sottostanti.
La pelle e i tessuti sottostanti sono pieni di recettori dei cannabinoidi che vengono attivati dal CBD e altri ingredienti presenti negli estratti di canapa.
Tuttavia, i topici al CBD hanno uno svantaggio importante: solo quantità piccole o nulle di CBD saranno in grado di raggiungere il flusso sanguigno per essere distribuite in tutto il corpo.
Per questo motivo, non troverai molti benefici dall’uso di topici al CBD se vuoi trattare sintomi come insonnia, stress, ansia, depressione o infiammazione e dolore di tutto il corpo. In questi casi è molto meglio utilizzare dei prodotti al CBD ad uso interno.
Per prodotti ad uso interno si intende qualsiasi tipo di prodotto si ingerisca o si inali. In questo modo il CBD può viaggiare in uno dei tre canali principali del nostro corpo. L’uso più diffuso è quello sublinguale: il CBD viene assorbito direttamente nel flusso sanguigno attraverso i capillari presenti sotto la lingua.
Un’altra via comune sono i polmoni, dove il CBD viene assorbito in modo efficiente e rapido. Infine, quando ingerito, il CBD passa attraverso l’apparato digerente e il fegato, dopodiché entra nel sangue e viene così distribuito in tutto il corpo.
Il problema con questa forma di assunzione è che è difficile prendere di mira un’area specifica come si può fare invece con un topico. Tuttavia, l’uso orale è eccellente per alleviare problemi relativi a tutto il corpo o anche interni, come ad esempio infiammazione, traumi cerebrali, mal di testa, nausea, ansia e dolore.
Un’altra cosa da considerare quando si usa un prodotto al CBD sono gli ingredienti aggiuntivi inclusi nella formula.
Il CBD non è l’unico integratore in grado di accelerare la guarigione, ridurre l’infiammazione, favorire il sonno o utile in caso di danni cerebrali. Infatti, il CBD funziona ancora meglio se combinato ad altri integratori mirati.
Ad esempio, una capsula di CBD per favorire il sonno avrà molti più effetti benefici se contenente anche la melatonina. Allo stesso modo, una formula con ingredienti antinfiammatori come la curcumina o la boswellia allevierà il dolore più efficacemente rispetto al CBD isolato.
Motivo di utilizzo del CBD | Tipo di CBD da usare | Intervallo di dosaggio suggerito * | Ingredienti aggiuntivi per migliorare gli effetti del CBD |
Recupero muscolare | Combinazione di CBD ad uso topico e interno (come liquidi per vaporizzatori, oli e creme) | Da media a alta intensità | Boswellia, proteine, corteccia di salice bianco, curcuma, mentolo |
Favorire il sonno | CBD ad uso interno | Da media a alta intensità | Melatonina, kava kava, valeriana, passiflora, triptofano, GABA, melissa |
Dolore | Combinazione di CBD ad uso interno e topico sull’area indolenzita | Da media a alta intensità | Curcuma, zenzero, peperoncino di Cayenna, corteccia di salice bianco, boswellia, mentolo |
Danno cerebrale | CBD ad uso interno | Alta intensità | Passiflora, tirosina, alfa-GPC, pterostilbene, resveratrolo, fosfatidilcolina |
* Puoi consultare la nostra guida al dosaggio del CBD per sapere a quanti mg di CBD corrispondono queste intensità in base al peso
Negli ultimi anni, il CBD è entrato a far parte del mondo dell’MMA. Man mano che sempre più lottatori diventano sostenitori del composto derivato dalla canapa, possiamo aspettarci che questo integratore diventi un punto fermo nel mondo dei combattimenti professionali.
Lottatori come Nate Diaz e Bas Rutten sostengono l’uso di CBD perché aiuta con alcuni dei maggiori problemi che gli atleti sperimentano regolarmente, come infiammazione, dolore, lesioni, stress generale e ansia.
Il CBD può aiutare i lottatori a riprendersi dopo un intenso allenamento e un incontro, proteggere da traumi cerebrali e infortuni, facilitare il sonno e aiutare a ridurre il dolore.
Sempre più lottatori stanno iniziando a fare uso di CBD, e lo usano sotto forma di tinture all’olio, prodotti per vaporizzatori, capsule, topici; allo stesso tempo, molte aziende nel mondo di CBD si stanno proponendo per sponsorizzare lottatori e organizzazioni di MMA come Bellator e la UFC. Per questo, ci aspettiamo che il CBD diventi ancora più comune nel mondo dell’MMA.