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Basato su prove

Canapa vs. marijuana: qual è la differenza?

Ultimamente c’è molta confusione sulle differenze tra canapa e marijuana. Nonostante le somiglianze, ci sono alcune differenze chiave tra le due piante.

Scritto da
Justin Cooke ,
canapa vs. marijuana

Ultimamente c’è molta confusione sulle differenze tra canapa e marijuana, specialmente riguardo al modo in cui le leggi che le regolano continuano a cambiare in tutto il mondo.

Com’è possibile che la canapa sia legale, mentre la marijuana rimane illegale in gran parte del mondo? La confusione è anche maggiore se si considera il fatto che sia la canapa che la marijuana appartengono, botanicamente parlando, alla stessa specie (la Cannabis sativa).

In questo articolo chiariremo alcune cose sulla pianta di cannabis. Analizzeremo ciò che distingue canapa e marijuana, ciò che le rende simili e il loro confronto in termini di composizione chimica, utilizzi e stato legale.


Riepilogo: la differenza tra canapa e marijuana

Canapa e marijuana appartengono alla stessa specie botanica: la Cannabis sativa.

La differenza sta nelle loro specifiche forme di crescita.

La canapa è un ceppo di Cannabis sativa che contiene meno dello 0,3% di THC (il principale composto psicoattivo della pianta). Questi ceppi sono usati per produrre tessuti, biodiesel e integratori alimentari come il CBD.

La marijuana è una varietà di cannabis contenente più dello 0,3% di THC per peso a secco. Può includere sia la Cannabis sativa che una specie affine: la Cannabis indica. Questi ceppi sono usati principalmente per i loro effetti psicoattivi.

Confronto di Canapa e Marijuana

ParamentroCanapa Marijuana
Nome botanico Cannabis sativa Cannabis sativa o Cannabis indica
Modelli di crescita Pianta alta e slanciata simile a un piccolo albero Può essere alta e slanciata o bassa e folta
Contenuto di CBD Generalmente molto elevato (>10% per peso a secco) Può essere molto elevato (> 20%) o molto basso (<1%) per peso a secco
Contenuto di THC Inferiore allo 0,3% per peso a secco Generalmente molto più alto dello 0,3% per peso a secco (dal 10% al 25%)
Utilizzi Tessuti, carta, biodiesel, semi di canapa e integratori alimentari (ad esempio CBD) Oli di marijuana e uso droghe per uso ricreativo
Effetti psicoattivi Nessuna psicoattività Psicoattività da bassa a elevata
Stato legale Legale negli Stati Uniti e in gran parte del mondo Illegale in quasi tutto il mondo tranne che nei programmi medici

Introduzione alla famiglia della Cannabis

Tutte le piante di cannabis, incluse canapa e marijuana, sono membri della famiglia delle Cannabacee. L’unico altro membro importante di questa famiglia è la pianta del luppolo (Humulus lupulus): uno degli ingredienti principali della produzione di birra.

Nella famiglia delle Cannabacee, ci sono tre principali specie di cannabis da conoscere, ognuna con le proprie caratteristiche uniche di crescita.

A) La Cannabis Sativa

La Cannabis sativa è la specie più diffusa di cannabis. Esistono centinaia di ceppi diversi di questa specie, alcuni con alto contenuto di THC (marijuana), altri con un contenuto di THC molto basso (canapa).

Si ritiene che questa specie abbia avuto origine nel sud-est asiatico, dove c’è molta più umidità e la stagione vegetativa è più lunga. Di conseguenza, ha il tempo di fioritura più lungo di tutte le specie di cannabis, e cresce molto di più.

B) La Cannabis Indica

La Cannabis indica ha origine nei climi nordici e, pertanto, ha una maggiore tolleranza per il freddo, e un tempo di fioritura molto più breve, adattabile a stagioni di crescita più corte.

Solo recentemente è diventata rinomata tra i coltivatori, che cercano di produrre piantagioni psicoattive grazie alle dimensioni minori della pianta e alle dimensioni più grandi dei fiori. È l’ideale per chi coltiva le piante al chiuso con l’uso di lampade. Un ampio ceppo di Cannabis sativa crescerebbe troppo per essere coltivato con successo al chiuso, senza una speciale attenzione per la progettazione dello spazio di crescita.

Attualmente non ci sono ceppi di Cannabis indica classificati come canapa. Tutti i membri di questa specie sono considerati marijuana.

C) La Cannabis Ruderalis

La cannabis ruderalis è la specie di cannabis meno conosciuta. È una piccola pianta che produce raccolti molto esigui e non ha un contenuto di fibra rilevante.

Ciò che rende questa varietà unica è la sua capacità di produrre fiori a prescindere dalla lunghezza del giorno. In confronto, la Cannabis indica e la Cannabis sativa sono entrambe molto influenzate dalla lunghezza della giornata (quando i giorni si accorciano iniziano a fiorire).


Qual è la differenza tra un ceppo e una specie?

Abbiamo parlato molto delle diverse specie di cannabis: Cannabis sativa, Cannabis indica e Cannabis ruderalis. Esse si distinguono in base al corredo genetico e alle forme di crescita specifiche.

Comunque, la pianta di cannabis è molto complessa e c’è un grande potenziale di variazione anche all’interno di queste specie. Ci riferiamo a questa serie di variazioni come “ceppi”.

L’esempio migliore da utilizzare, per vedere quanto possono essere diversi i ceppi della stessa specie, è il confronto tra quelli di canapa e quelli di marijuana. Sebbene entrambi siano considerati della stessa specie per via della sovrapposizione nel loro corredo genetico, ci sono evidenti differenze nelle loro caratteristiche di crescita.

La canapa, ad esempio, ha un contenuto naturale di THC molto basso, mentre la marijuana ha un contenuto di THC molto alto.

Le piante di cannabis hanno migliaia di ceppi diversi. Alcuni si trovano in natura, mentre altri sono stati coltivati per fargli avere tratti specifici. Se hai mai comprato marijuana, potresti aver notato che ogni tipo ha il suo nome: Deathstar, OG Kush, Lemon Haze, per citarne alcuni. Ogni ceppo ha proprietà diverse, specificamente progettate dal coltivatore.

Alcuni ceppi sono creati per produrre molto THC, altri per avere fiori più grandi, e altri ancora per resistere a climi eccessivamente secchi o umidi.


Perché la canapa esiste?

La cannabis è meglio conosciuta per gli effetti psicoattivi dovuti al contenuto di THC nella resina prodotta dai fiori. Tuttavia, il THC e le piante che lo producono sono illegali in quasi tutto il mondo. È stato così negli ultimi 80 anni.

Al di fuori dei suoi effetti psicoattivi, la pianta di cannabis ha molte altre proprietà utili da offrire. Gli steli fibrosi sono preziosi per la produzione di tessuti e biodiesel, i semi costituiscono una ricca fonte di proteine ​​nutrizionali e acidi grassi, e le foglie sono ricche di sostanze medicinali come il cannabidiolo (CBD) e il cannabicromene (CBC).

Poco dopo l’imposizione del divieto di THC e delle piante che lo producono, è stato scoperto che alcune specie di cannabis non avevano alcun effetto psicoattivo. Queste piante furono successivamente classificate come “canapa”, evidenziando che per classificare le piante come canapa dovevano produrre meno dello 0,3% di THC per peso a secco.

Ora, la canapa è del totalmente legale in tutti gli Stati Uniti e in gran parte del mondo. Qualsiasi integratore a base di canapa è considerato un integratore alimentare, e non una sostanza stupefacente. La marijuana, invece, è considerata una droga per uso ricreativo, e la sua coltivazione è fortemente limitata.

La maggior parte degli integratori di CBD sul mercato sono quindi prodotti con la canapa perché rientrino in questa classificazione.

1. Canapa vs. marijuana: forme di crescita

Canapa e marijuana possono avere forme di crescita simili. Sia i ceppi di canapa che di marijuana della Cannabis sativa tendono ad essere molto alte e con foglie sottili. Altre forme di marijuana della Cannabis indica tendono ad essere molto più basse e folte e hanno foglie più spesse.

La principale differenza nelle forme di crescita tra canapa e marijuana riguarda specificamente la resina prodotta dai boccioli dei fiori femminili. La resina sui ceppi di marijuana tende ad essere molto più spessa e appiccicosa rispetto a quella della canapa. Questa resina è dove si produce la maggior parte del CBD, del THC e degli altri cannabinoidi.

La canapa, d’altra parte, produce molto meno resina e tende a racchiudere i preziosi cannabinoidi nelle foglie scure e ricche.

2. Canapa vs. marijuana: composizione chimica

La composizione chimica di canapa e marijuana è il principale elemento di distinzione tra le due piante.

Come accennato, i ceppi di canapa sono classificati come tali se producono meno dello 0,3% di THC per peso a secco. Qualunque pianta con una concentrazione superiore è considerata marijuana.

Gli altri cannabinoidi presenti nella pianta (ce ne sono oltre 80) possono variare in modo sostanziale.

Alcuni ceppi di canapa sono ricchi di cannabinoidi come CBC o CBG, mentre altri contengono quasi esclusivamente CBD.


3. Canapa vs. marijuana: stato legale

Canapa e marijuana hanno classificazioni legali molto diverse.

Anche se può variare molto a seconda della parte del mondo in cui ti trovi, in generale, la canapa può essere coltivata e detenuta legalmente, mentre la marijuana è illegale.

Ancora una volta, ciò è dovuto agli effetti psicoattivi della marijuana e alla mancanza di psicoattività nella canapa.

Fino a poco tempo fa, la coltivazione di canapa era strettamente regolata dal governo federale degli Stati Uniti. Per coltivare la pianta, un agricoltore doveva inviare una richiesta e prestarsi a ispezioni di livelli multipli, monitoraggio e tassazione.

Con la Legge Agricola del 2018, la coltivazione della canapa ha avuto il via libera. Ora un agricoltore può scegliere di coltivare canapa nella propria terra del tutto legalmente, a patto che la pianta che si sceglie produca meno dello 0,3% di THC in base al peso. Non sono più necessarie domande o ispezioni governative.

La canapa rende inoltre più facile per i produttori creare prodotti al CBD senza scontrarsi con le normative a ogni angolo. Visto che ora la canapa è classificata come un normale vegetale, gli estratti ricavati dalla pianta sono tecnicamente considerati integratori alimentari.

Ecco perché ora puoi acquistare prodotti al CBD derivati da piante di canapa senza sottoscrivere un programma medico che includa marijuana.https://dailycbd.com/it/prodotti/

Queste leggi sono molto simili in tutto il mondo.

Considerazioni finali: canapa vs. marijuana

Canapa e marijuana sono molto simili, infatti sono tecnicamente considerate della stessa specie.

La differenza tra le due sta nel profilo chimico. Per essere classificata come canapa, la pianta deve avere meno dello 0,3% di THC per peso a secco, e se supera questa concentrazione è classificata come marijuana.

Dal momento che non contengono concentrazioni significative di THC, le piante di canapa sono legali in tutto il mondo. Nessuno ottiene effetti stupefacenti dalla canapa, quindi negli ultimi anni le autorità governative hanno iniziato ad allentare le restrizioni sulla pianta. Per questo motivo, la maggior parte dei prodotti al CBD disponibili sul mercato provengono da piante di canapa invece che di marijuana.

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